River, scoppia il caso Boye "Avevamo un accordo con la Roma ma poi..."

Scoppia il caso Lucas Boyè al River Plate, il baby classe 1996 che l’inverno scorso ha firmato un contratto quinquennale con il Torino. Un’ufficialità che il club di Urbano Cairo ha annunciato sul proprio sito lo scorso 1° febbraio, ma che adesso il presidente dei Millonarios mette fortemente in discussione, lanciando accuse pesanti. «Boyè aveva un accordo con la Roma che anche noi avevamo ratificato - le parole di Rodolfo D’Onofrio -, ma un personaggio senza scrupoli che era nella precedente amministrazione, che non nomino perché non lo posso dimostrare, ha sequestrato le carte e ha portato il calciatore a Torino».  

Ora il patron del club argentino potrebbe impugnare il trasferimento del suo tesserato, anche se - spiega - «con il club granata abbiamo un bel rapporto». Entro un mese, rivela D’Onofrio, se ne saprà di più, ma pare la solita mossa tipicamente sudamericana di fare la voce grossa per spillare un extra alla società di Cairo. La quale, invece, per mano del ds Gianluca Petrachi è stata brava e tempestiva ad insinuarsi nei tentennamenti degli argentini che avevano sì parlato con la Roma, ma non avevano messo nulla per iscritto. E il Torino ne ha approfittato. Una cosa è certa: il futuro di Boyè sarà in Italia.