Calciomercato

I soldi ci sono, cosa aspetta Sabatini a chiudere le operazioni in entrata? Cerchiamo di analizzare e capire i motivi dell'immobilismo della Roma

condividi su facebook condividi su twitter Di: Gabriele Nobile 19-07-2015 - Ore 23:00

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I soldi ci sono, cosa aspetta Sabatini a chiudere le operazioni in entrata? Cerchiamo di analizzare e capire i motivi dell'immobilismo della Roma

La Roma sta vivendo un momento di stallo sul calcio mercato che dura oramai da alcune settimane. I ripetuti viaggi del DS giallorosso, Walter Sabatini, in terra inglese (suo headquarter e base operativa per le situazioni di calciomercato) sembra che non abbiano portato i risultati sperati. DzekoSalah in entrata ed alcune cessioni indispensabili come quella di Destro e Doumbia sembrano rallentate, ma da cosa? Dalla società non parlano, nessuno vuole commentare il mercato della Roma e nessuno da piazzale Dino Viola è intenzionato anche solo a dare dei piccoli indizi che potrebbero rasserenare la tifoseria, per adesso preoccupata ma anche speranzosa di quello che potrebbe compiersi entro pochi giorni.

I più maliziosi parlano di problematiche relative al budget messo a disposizione, almeno virtualmente, dal presidente a Walter Sabatini, dopo i 20 milioni entrati dalla cessione di Bertolacci al Milan, ne servirebbero altrettanti solo per chiudere Dzeko con il City ed altri ancora per negoziare e definire con il Chelsea  l'operazione per il laterale egiziano Salah. Gli stessi parlano dei soldi incassati dai diritti Tv e dall'Uefa per la partecipazione alla Champions dello scorso anno (circa 50 milioni di Euro) e quindi non si riesce a capire quali siano i “freni” che non hanno permesso a Sabatini di portare a casa i due gioielli. Anche perché nei “forzieri” della società di Trigoria dovrebbero esserci parte di soldi relativi al mega prestito di 175 milioni di euro con Goldman Sachs, quattrini che sono serviti a Pallotta & co per sistemare il debito, attraverso la new.co creata ad hoc (circa 130 milioni di euro) e per avere una certa liquidità di cassa, ad occhio e croce 45 milioni di euro. Quindi, problemi di soldi non ce ne sono, nella maniera più assoluta e allora? La Roma società vive il calciomercato con molta serenità, convinta che le operazioni possano essere chiuse in qualsiasi momento, visto che l'ultima data utile per tesserare giocatori è quella di fine agosto, ma le cose non stanno proprio così: Sabatini ha avuto almeno 6 mesi di tempo per programmare questa sessione di calciomercato, sicuramente dal 24 maggio ha avuto la certezza di partecipare di nuovo alla prestigiosa Champions League, edizione 2015/16 e da quella data sono passati esattamente 2 mesi, mentre l'unica certezza è che la Roma, basta vedere l'amichevole vinta ieri ai rigori contro il Real, abbia potuto schierare solamente Iago Falque come giocatore nuovo acquisto. Il tempo corre inesorabile e le squadre italiane “competitor” della Roma per la prossima stagione stanno modellando i loro team in maniera tale da fornire ai propri allenatori rose all'altezza della situazione. Non è una questione solo di nomi e budget a disposizione ma andrebbe tenuto in considerazione anche il “timing” dei singoli acquisti per non commettere gli errori che furono fatali al DS nella sessione invernale. Una squadra che vuole partecipare, per vincere, in Serie A e non fare brutta figura nel girone di Champions ha bisogno di plasmare i propri giocatori seguendo le indicazioni del proprio “head coach”, in questo caso di Rudi Garciache al momento sembra molto tranquillo, in linea con il pensiero della società.

I colpi sono in canna, Sabatini è sicuro di portare entro breve i due giocatori chiave di questa sessione estiva ovvero Edin Dzeko e Mohamed Salah ma serviranno anche altri giocatori utili a Garcia per competere e provare a vincere. Il portiere, per il Direttore sportivo giallorosso, non è e non sarà mai un problema, per lui De Sanctis ed un giovanotto come 12esimo vanno più che bene; per i laterali si aspettano risposte da Maicon e qui sulla catena di destra della difesa potrebbero arrivare novità solamente a fine campagna acquisti, visto che Torosidis e Florenzi sono garanzie se il malconcio ginocchio del brasiliano non dovesse dare certezze. Sulla sinistra, il solo Cole non basta: venduto Holebas anche solo numericamente serve un giocatore d'esperienza o uno di prospettiva certa. Per completare la difesa, si interverrà solamente se Romagnoli verrà ceduto al Milan ma anche qui bisognerà aspettare e capire la reale ripresa di Leo Castan. La Roma non cederà l'ex Sampdoria fino a quando non avrà la certezza al 100% che Castan sia un giocatore ricondizionato e pronto all'uso, dopo una stagione di stop: con i 25 milioni e più che arriveranno dalla cessione del giovane di AnzioSabatini potrà sbizzarrirsi a trovare un degno sostituto. Nessuna perplessità sia numericamente che qualitativamente per l'organico a centrocampo; in attesa del rientro definitivo di Kevin Strootman, il management di AS Roma è convinto di avere gli uomini giusti per quel reparto. In attacco, tutto è fermo in attesa dei colpi di cui sopra; con Dzeko e Salah le uniche difficoltà saranno quelle di vendere i giocatori in eccedenza. Si spera che Doumbia possa tornare a calcare i campi gelidi del CSKA Mosca, mentre per Mattia Destro le porte della Viola potrebbero spalancarsi in caso di una doppia negoziazione della Roma con i dirigenti della Fiorentina, dando vita ad un patto di non belligeranza nel caso la Roma chiuda con i “Blues” londinesi per il laterale egiziano a fronte di un forte sconto (sotto forma di risarcimento per il caso Salah) per l'attaccante marchigiano che oramai ha chiuso con l'ambiente romano. Capitolo Gervinho: l'ivoriano è un giocatore atipico e molto legato al trainer di Nemours, forse a causa del suo ingaggio "monstre" sarà difficile da piazzare in qualsiasi club di prestigio. Saltato l'affare con i sauditi dell'Al-Jazira, la sua conferma potrebbe essere quel valore aggiunto ed una freccia (nera!) in più nell'arco di Rudi Garcia per scardinare le arcigne difese del campionato italico. Con Salah, Falque, Iturbe ed Ibarbo la Roma avrebbe una quantità di laterali di assoluta qualità, da far invidia a qualsiasi "Top Club" europeo. In questo caso, il sacrificato sarebbe il serbo Ljaijc, mai entrato nei cuori dei tifosi e non solo..

Il “puzzle” sembra completo, adesso sta a Walter Sabatini mettere ogni tassello al posto giusto e dare un'accelerata a tutte queste operazioni in entrata ed in uscita ma faccia in fretta: ogni giornata persa potrebbe rilevarsi decisiva per la rincorsa a quella vittoria che la proprietà americana ricerca per se stessa ma soprattutto per i tifosi che, a breve, potrebbero iniziare a perdere la pazienza... Ma questa è un'altra storia!  

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GN 19/07/2015 - Ore 23:29

E chi dice il contrario? Era solamente una risposta garbata a chi diceva che la Roma non poteva far mercato prima di vendere...

Andrea 19/07/2015 - Ore 13:00

Bellissimo articolo... ma vi è chiaro che oltre che gli incassi ci sono le uscite? Che i debiti precedenti vanno pagati? I debiti correnti fanno pagati? Gli stipendi ai giocatori e a tutto il personale vanno pagati? Le rate per il prestito ottenuto vanno pagate? Vi svelo un segreto, i prestiti vanno restituiti... altrimenti si chiamano regali.

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