Ibrahimovic alla Roma non è fantasia: pro e contro di un affare clamoroso
L'approdo di Ibrahimovic alla Roma non è fantamercato: lo svedese è allettato dai giallorossi, per vincere ancora, ma c'è l'ostacolo economico e caratteriale.
L'amore dura tre anni e Zlatan Ibrahimovic ha sempre dimostrato questa tesi nell'arco della sua carriera. L'attaccante svedese non è mai rimasto più di tre stagioni nello stesso club: questione di motivazioni, di un'incontrollabile voglia di affrontare nuove sfide.
Il contratto di Ibrahimovic col PSG scade nel 2016, ma Parigi comincia a stargli stretta. Il rapporto con Blanc è logoro e l'atmosfera negli spogliatoi sempre più pesante. A 33 anni è arrivato il momento di cambiare, magari per tornare ancora una volta nella 'sua' Italia, alla Roma.
In Svezia sono convinti: "La Roma è il posto giusto per lui". L'amica-giornalista Jennifer Wegerup ha svelato che Ibrahimovic "è dispiaciuto di non aver mai giocato a Roma" e che la Capitale "sarebbe il posto giusto per lui". Sensi ci aveva già provato, nel 2003, a portare Ibra in giallorosso, ma alla fine la spuntò la Juventus.
Oggi l'ipotesi è tornata più che reale: Ibrahimovic alla Roma non è fantamercato. 'Il Corriere dello Sport' sottolinea come lo svedese abbia voglia di lanciarsi in una sfida tutta nuova e considerando che tra le super potenze europee non ha ormai più tanto mercato, Ibrahimovic vede la Roma come il posto giusto per ritrovare le giuste motivazioni.
Ma come in tutte le cose ci sono i pro e i contro. Di sicuro Ibrahimovic farebbe fare il salto di qualità alla Roma a livello nazionale e internazionale, facendo felice Garcia che cerca da tempo un attaccante a cinque stelle da collocare al centro del tridente. Inoltre i buoni rapporti tra l'agente Mino Raiola e Sabatini - che in estate hanno lavorato insieme nell'affare Manolas - favorirebbero non poco la trattativa.
Tuttavia la Roma non vuole fare da 'cimitero per gli elefanti', considerando che i giallorossi sarebbero l'ultima squadra della carriera di Ibrahimovic. Inoltre l'ostacolo più grande è sicuramente quello economico: Ibra è disposto a dimezzarsi lo stipendio dopo aver guadagnato milioni su milioni nelle ultime stagioni, ma anche un ingaggio da 6 milioni (al PSG ne guadagna 12) sarebbe troppo elevato per le casse della Roma.
Infine l'aspetto caratteriale. Ibrahimovic vuole essere la prima donna, il numero uno nel suo club. Ai tempi del Barcellona fu costretto ad andare via per colpa di Messi e non bisogna dimenticare che alla Roma l'unico vero Re è Francesco Totti. La convivenza è possibile?
Fonte: goal.com