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Roma: Baldini se n'è andato ma il caos resta

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 07-06-2013 - Ore 10:30

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Roma: Baldini se n'è andato ma il caos resta

di Marzio Gestra - Ha salutato tutti l’ormai ex direttore generale della Roma Franco Baldini. Ha bussato a tutte le porte di Trigoria e, da vero signore, si è congedato per la seconda volta. Un saluto vero, sentito, per certi versi affettuoso, a chi rimane.

Lo sa benissimo il signor Baldini che non sarà un lavoro facile per chi rimane. Si è reso conto anche lui o, forse, se l’è solo ricordato tardi, che questa è una patata bollente  e ancora nessuno è riuscito a sbucciarla. Nemmeno lui, che era stato un pilastro dell’ultimo scudetto vinto da queste parti e solo pochi mesi fa era stato accolto dalla piazza come  l’eletto, il messia, colui che avrebbe indicato la via.

Nessuno più di lui poteva capire, modellare e portare a vincere la Roma: questo il pensiero della gente che come un ritornello scandiva i rioni della città eterna. Sbaglia al primo tentativo il figliol prodigo con la scelta di Luis Enrique e come giusto che sia, gli viene concessa una seconda occasione. Allora il dirigente toscano si presenta sottobraccio a Zdenek Zeman e l’idillio sboccia di nuovo, come le rose in primavera, fra la tifoseria e l’ambiente giallorosso.

Tutti uniti, tutti compatti, la tournée in America che sembra narrare la favola di una squadra destinata a bissare traguardi importanti. Poi un inizio di campionato difficile, qualche nuvola di paradiso e troppe fiamme dell’inferno portano ad una dovuta quanto inopportuna decisione: esonero, per giunta l’unico degli ultimi anni, del boemo.

Baldini qualche giorno fa aveva ammesso di aver commesso qualche errore imperdonabile, ma che non avrebbe mai rivelato. Adesso se ne va, con buona pace di chi l'ha tanto aspettato e ora l'ha scaricato.

Fatto sta che congedato Montali, incassate le dimissioni di Baldini, rimane Sabatini anche perché chissà quanti ora vorrebbero essere al posto del D.S. sportivo della Roma chiamato, a questo punto, ad accendere fuochi pirotecnici per illuminare la via giallorossa.

Accusato da tanti e spesso di infausta lazialità la risposta più facile da dare sarebbe portare a Roma Carlo Ancelotti (che si dice avrebbe trovato in queste ore l’accordo col Real).  Comunque vada, in tanti negli ultimi anni se ne sono andati da Trigoria chiudendosi la porta alle spalle, chi sbattendola chi no e tutti hanno lanciato un messaggio chiaro sull’ingovernabilità della situazione: da Voeller a Spalletti, da Ranieri a Luis Enrique, con toni diversi, ma tutti nella stessa direzione.

Baldini no, lui se ne va addossandosi le colpe e senza rivelare i suoi inconfessabili errori. Comunque auguri, signor Baldini. 

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Roberto Iacoella 11/06/2013 - Ore 17:16

Impeccabile, preciso, mordace come al solito, signor Marzio Gestra, mi permetta una domanda: e se Baldini si fosse addossato colpe ed errori non suoi, ma di qualche innominabile?

franky 82 07/06/2013 - Ore 13:01

societa' allo sbando !!!!

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