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Garcia: "Il Derby? pensiamo solo a domani, complimenti alla Juve ma con loro il gap è totale"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 16-05-2015 - Ore 16:55

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Garcia:

Alla vigilia del match tra la Roma e l’Udinese, nella sala stampa di Trigoria parla Rudi Garcia, ecco le sue parole:

 Perché mancano i gol degli attaccanti in questo finale di stagione?
“Perché ci sono stati tanti parametri, ma non è il momento di rispiegare questa cosa. Rimangono tre partite, soprattutto quella di domani, dove gli attaccanti possono dimostrare il loro livello“. 

Ljajic come sta?

“Nelle ultime settimane non ho potuto metterlo diverse volte in panchina, è tornato solo nell’ultima partita dal problema al flessore, che forse viene dalla schiena. Sembra tornato al 100% fisicamente“. 

Cosa manca alla Roma per arrivare al livello della Juve?
“La Juve è sopra a tutti, è finale di Champions League e di Coppa Italia e ha vinto lo scudetto. Noi possiamo con i nostri sforzi ridurre il gap, non sono bravi solo i calciatori, ma anche la società. Non è un gap di personalità, ma di esperienza, economico, sportivo, di tutto, bisogna guardare solo le ultime due stagioni“. 

C’è il rischio che si pensi al derby invece che all’Udinese?
“Al 100% non ho nessun dubbio che saremo concentrati solo sulla gara di domani, c’è sempre stata una reazione importante dopo che abbiamo fatto male. Dobbiamo essere pronti a morire sul campo, siamo secondi, mancano tre partite, abbiamo il destino tra i piedi. Se vinciamo le prossime due siamo secondi. Io non ho mai detto che il ritiro non serve a niente, un ritiro punitivo non serve a niente, un ritiro può essere intelligente, con la squadra che sta insieme e prepara la gara, il ritiro mette tanta pressione sulla squadra, a volte ci sono squadre che ne hanno bisogno, a volte no. Non giochiamo con la Primavera, ma con uomini professionisti, penso che devo trattare i miei non come dei bambini, ma a volte devo fare il papà cattivo“. 

Giocare dopo la Lazio può essere uno svantaggio?
“Non cambia nulla, domani c’è un solo risultato che ci interessa, qualunque sia il risultato di Samp-Lazio noi dobbiamo vincere, non deve cambiare nulla“.

Il derby probabilmente verrà spostato, che ne pensa?
“Il mio pensiero è che c’è un regolamento e che questo va seguito e rispettato. Per me se giochiamo domenica, lunedì, martedì o giovedì prossimo non cambia nulla, faremo di tutto per vincere“. 

A meno tre giornate perché la necessità di imporre regole al gruppo?
Si chiama “richiamo al regolamento” che esisteva già. Parlando con i dirigenti siamo stati d'accordo a fare richiamo alla squadra, per il momento eccezionale che richiedeva un atteggiamento eccezionale, per via di come abbiamo costruito la settimana. 

Esiste un pericolo derivato dal mercato?
I giocatori sanno tutto, devono essere concentrati sulle partite e niente altro. Non so chi ha incontrato la società, è il lavoro di Walter quello di preparare la stagione prossima: ne parliamo ad inizio settimana, lontano dalle gare perché voglio essere concentrato. Nainggolan? Ha sempre dimostrato di dare tutto per la sua maglia, qualunque sia la sua situazione non risolta ancora, sembra, sì.

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Non c'ero quando c'erano gli altri allenatori. Parlo di me stesso, io rimango concentrato sul campo, sugli allenamenti, su quello che fa in modo di mettere la squadra in condizione di vincere. I tifosi sono contento quando vinciamo, quando lo facciamo giocando bene è ancor meglio: hanno ragione a voler vincere titoli, la società ha la stessa voglia, così come l'allenatore e i giocatori. Non sarà per quest'anno ma almeno raggiungiamo l'obiettivo di inizio stagione, e in questo ci siamo: abbiamo la possibilità di centrarlo, questo vuol dire che fino a dicembre abbiamo fatto un campionato strepitoso, cosa che non è stata sottolineato. Quello che è più importante è di centrare il secondo posto, sui vecchi allenatori, del passato, per il momento non ho niente da dire.

Keita e Pjanic a che punto sono?

Si sono allenati normalmente quasi tutta la settimana, a parte il primo giorno. Hanno fatto seduti importanti sul piano fisico e tattico: se non c'è niente di nuovo tra un'ora non sono solo disponibili, ma lo sono al 100%. Totti, la faccio io la domanda: è un capitano emblematico come Steven Gerrard. Voglio fare un applauso particolare, uno chapeau a Steven Gerrard che finisce la sua avventura di 17 anni al Liverpool. Noi abbiamo la fortuna di avere il nostro capitano.

 

 

 

 

 

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