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La lettera scritta da Francesco Totti per ringraziare i tifosi: "Vi Amo"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 28-05-2017 - Ore 20:40

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La lettera scritta da Francesco Totti per ringraziare i tifosi:

LA LETTERA DI FRANCESCO TOTTI AI TIFOSI GIALLOROSSI 

"Grazie Roma, grazie a mamma e papà. A mio fratello, ai parenti, agli amici. Grazie a mia moglie e ai miei tre figli. Ho voluto iniziare dalla fine perché non so se riuscirò a leggere queste poche righe. E' impossibile raccontare 28 anni in cosi poco tempo. Ho sempre cercato di esprimermi con i piedi, con i quali mi resta tutto più semplice. Qual'era il mio giocattolo preferito? Il pallone. Lo è ancora, ma a un certo punto della vita si diventa grandi. Così mi hanno detto che il tempo l'ha deciso, maledetto tempo. E' lo stesso tempo che quel 17 Giugno 2001 avremmo voluto passare in fretta. Non vedevamo l'ora che l'arbitro fischiasse tre volte. Oggi questo tempo è venuto a bussarmi sulla spalla dirmi che è tempo di vedermi crescere. Il sole in faccia, l'adrenalina che ti consuma. Mi sono chiesto perché mi stiano svegliando da questo sogno. Avete presente quando state sognando qualcosa di bello e vostra madre vi sveglia per andare a scuola. E provate a riprendere il filo? Stavolta non era un sogno ma realtà. Io voglio dedicare questa lettera a tutti voi. A quelli che hanno tifato per me, ieri e quelli di oggi che gridano Totti Gol. Mi piace pensare che la mia carriera è una favola da raccontare. Ora è finita veramente. Mi levo la maglia per l'ultima volta e la piego per bene, anche se non sono pronto a dire basta e forse non lo sarò mai. Scusatemi se in questo periodo non ho rilasciato interviste e chiarito i miei pensieri. Spegnere la luce non è facile. Adesso ho paura, non è la stessa cosa che si prova quando devi segnare un calcio di rigore. Questa volta non posso vedere cosa ci sarà dopo. Concedetemi la mia paura. Quello che mi avete sempre dimostrato. Con il vostro affetto riuscirò a voltare pagina e buttarmi in una nuova avventura. Ora è il momento di ringraziare i tecnici, i dirigenti, i presidenti e tutti quelli che hanno lavorato accanto a me in questi anni. I tifosi, la Curva Sud. Un riferimento per noi romani e romanisti. Nascere romani e romanisti è un privilegio. Fare il capitano di questa squadra è stato un onore. Siete e sarete sempre la mia vita. Smetterò di emozionarvi con i piedi, ma il mio cuore sarà sempre lì con voi. Ora scendo le scale, entro nello spogliatoio che mi ha accolto che ero un bambino e che lascio adesso che sono un Uomo. Sono orgoglioso e felice di avervi dato 28 anni d'amore. Vi amo!". 

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