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LIVE TRIGORIA - CONFERENZA STAMPA GARCIA: "Empoli da non sottovalutare"

condividi su facebook condividi su twitter Di: Chiara Barberis 16-10-2015 - Ore 13:30

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LIVE TRIGORIA - CONFERENZA STAMPA GARCIA:

Giornata numero otto sul calendario di questo Campionato 2015-2016. Next stop: Empoli alle 18 domani, sabato 17 ottobre all'Olimpico

I ragazzi di Rudi Garcia si trovano al quarto posto in classifica, con 14 punti. Prima la Fiorentina a 18, che giocherà al San Paolo alle 18 domenica; seconda l'Inter a 16, che si scontrerà con la Juventus domenica sera, seguita dalla Lazio a 15, ospite a Sassuolo domenica nel primo pomeriggio.

Giornata piuttosto decisiva. Campionato ancora abbondantemente aperto e scandito da molte competitors allo scudetto. 

Intanto, alla vigilia del match contro l'EmpoliGarcia incontra i giornalisti nella sala stampa del centro tecnico Fulvio Bernardini alle ore 13.30.

Ecco le parole del mister. 

Come sta Dzeko?

"La nazionale bosniaca l'ha gestito bene. Non è entrato in gioco, perché non era al 100%, come oggi. Stamattina ha fatto l'allenamento con la squadra".

Spera che la questione-curva possa migliorare, anche grazie alle parole del presidente Pallotta?

"Sì, spero si risolva presto. Le sue parole sono state un bel segnale".

Domani tornerà al 4-3-3?

"Si può passare dal 4-3-3 al modulo usato col Palermo. L'obiettivo è continuare la serie di vittorie. Non dobbiamo sottovalutare l'Empoli. Dobbiamo essere al 200%, nessun altro pensiero".

De Rossi difensore centrale oppure rivedremo Castan?

"Tutto può essere. Ovviamente non vedremo tutte le partite con De Rossi, ma c'è anche Keita. Castan e Rudiger, i due centrali, ci servono".

Pallotta ha detto che la Roma è da scudetto, lei dice che la favorita è la Juventus. Ci ha ripensato?
"Hanno vinto quattro scudetti di fila, è normale che sia così. Il campionato è più aperto, ci impegneremo per smentire i pronostici. Per fare una grande stagione serve non avere infortuni di lunga durata come l'anno scorso con Castan e Strootman".

Conte ha speso belle parole per la città. Ci ha visto una candidatura come suo erede?
"Quando siamo avversari è normale, è il gioco mediatico non solo difendere la propria squadra ma anche stuzzicare l'avversario. È stato un gioco leale con Antonio, che sta facendo grandi cose con la nazionale. Non leggo ogni giorno le dichiarazioni di tutti, so che qua serve vincere. Non parlo delle dichiarazioni di Antonio, altrimenti ci sarà sempre gente insoddisfatta, lo ha detto anche Luciano Spalletti. Non si costruiscono così le vittorie, mi interessa solo seguire la mia strada e lavorare per la squadra".

Può dire con certezza quando potrà rientrare Castan?
"
È fiducioso di riavere Strootman nel 2016? "Per Kevin lo spero. Dopo il primo infortunio non l'ho mai visto così bene. Il secondo infortunio ha fatto in modo che sia stato fuori per un anno e mezzo. Non l'ho mai visto così sereno. Questo tipo di infortunio richiede tempo, dobbiamo lasciarglielo. Siamo fiduciosi, non sono un medico ma mi sembra che stia rispettando i tempi. Aspettiamo il suo ritorno al 100%. Con Leo ho un rapporto particolare, è quasi come un mio figlio. Sarò il primo a essere contento quando sarà al 100%. Non ci sono problemi, se non sarà domani tornerà in questa striscia di sette partite. Gli manca il ritmo della competizione e degli allenamenti, è stato fuori un anno. Non si torna al 100% con un colpo di bacchetta magica. Lo vedo sereno ed entusiasta, sa che lo spingo e che sono onesto con lui. C'è concorrenza, quando sarà il migliore di nuovo, e lo spero, non dimentico quello che ha fatto il primo anno, sarà importante per il futuro".

La Roma continua a prendere troppi gol. È un problema tattico o di concentrazione? Come sta Rudiger?
"Antonio è pronto, è guarito. Per lui è un problema di ritmo e di tornare al suo livello grazie agli allenamenti. Ribadisco che possiamo fare meglio a livello difensivo, ma ho rivisto tutti i gol presi e non c'è un parametro ricorrente. Sono gol diversi che abbiamo preso, penso che miglioreremo. Sappiamo che serve un atteggiamento di squadra, ma i difensori devono essere difensori veri, dobbiamo avere due portieri forti, a centrocampo devono proteggere la difesa e la prima linea si deve impegnare. Quello che non voglio è perdere la voglia di andare in attacco, per vincere bisogna segnare, con trentotto 0-0 si va in B. Dobbiamo trovare un equilibrio per prendere meno gol e continuare a segnare".

Il presidente, parlando di scudetto, ha dettato una linea. Si sente più responsabilità sulle spalle? Si sente di dire la sua?
"Quando gioco, lo faccio per vincere. Sia nella mia professione che nella mia vita privata. Quando sono arrivato avevo voglia di vincere, poi facciamo di tutto per farlo sapendo che c'è un processo di miglioramento che dobbiamo seguire, l'abbiamo fatto da quando sono arrivato. Il presidente ha detto che le cose sono iniziate da due anni e mezzo, facciamo in modo di migliorare non solo la rosa, ma anche dettagli, preparazione, gioco e di conseguenza i risultati".

DALLA NOSTRA INVIATA A TRIGORIA CHIARA BARBERIS

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