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Garcia in conferenza stampa: "La cosa più bella di quest'anno è stata la scorsa vittoria"

condividi su facebook condividi su twitter Di: Chiara Barberis 30-05-2015 - Ore 19:00

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Garcia in conferenza stampa:

Last but not least. Siamo arrivati all'ultima giornata di questo Campionato 2014-2015. L'Olimpico accoglierà il Palermo domani sera alle ore 20.45. I ragazzi di Rudi Garcia hanno riportato lunedì scorso una fondamentale, quanto simbolicamente (e non) importantissima vittoria al derby contro la Lazio, in trasferta, con un risultato di 1-2 grazie alle reti di Iturbe e Yanga Mbiwa. Tutto nel secondo tempo. Tutto velocissimamente e a brucia pelo. Garantito il posto in Champions, è stato un anno difficile e di continue sfide. Di sconfitte e cadute, ma anche di grandi vittorie e dimostrazioni

Intanto la squadra resta concentrata e sintonizzata sul prossimo, ultimo (ma non meno importante) e imminente match contro il Palermo. Il tecnico giallorosso Garcia, oggi alle ore 13.15 incontra i giornalisti nella sala stampa del centro tecnico "Fulvio Bernardini" a Trigoria.

Ecco le parole del mister: 

La cosa più bella e la più brutta di quest'anno?

La cosa più bella la scorsa vittoria. Di cose brutte.. preferisco non ricordarle.

Il bilancio attuale?

Manca ancora una partita, in casa davanti ai nostri tifosi e voglio tre punti. Siamo primi del nostro campionato, perché dopo l'ultima gara la Juve è fuori concorso, potente, forte, un proprio stadio, è in finale di Champions, ha vinto il Campionato.. Noi siamo primi del nostro campionato a 19. Abbiamo raggiunto la nostra qualificazione in Champions e questo era il nostro obiettivo, visto che non è mai scontato essere in Champions League. Abbiamo avuto un girone di ferro quest'anno; il nostro obiettivo è di fare esperienza, sperando di essere almeno in terza urna, per non trovarci in quarta urna, in un girone impossibile. Siamo stati comunque vicini a superare il turno. 

Errori?

C'è differenza fra obiettivi e ambizioni. La nostra ambizione è stata raggiunta ed era la Champions. 

La Juve ha avuto e continua ad avere risorse che la rendono sempre più forte. Lei ha pensato di aggiungere membri al nucleo?

C'è un appuntamento giovedì con il Presidente e per la prossima stagione avremo più parametri. Ma noi abbiamo bisogno di vendere prima di comprare. Comunque sono Presidente e Dirigenti che possono dare più certezze. Stiamo seguendo la giusta strada perché giocare la Champions ci darà visibilità, è uno dei più bei progetti a livello europeo e mondiale. Dobbiamo andare step by step. Ma sono soddisfatto di questa stagione: complimenti ai miei ragazzi, per carattere e orgoglio, nonostante le difficoltà. Abbiamo dimostrato adattabilità e dopo abbiamo avuto la nostra ricompensa. Siamo un gruppo bellissimo ed unito. 

È il centravanti la prima scelta che farà?

Sicuramente guarderemo un po’ tutto. Ovvio che ci sarà da riflettere sul reparto offensivo, ma abbiamo fatto bene, sennò non saremmo secondi in classifica. Vedremo cosa potremo fare con i nostri mezzi, decideremo con la dirigenza.

La Roma è una società che dal 2000 in poi ha vinto titoli ed è arrivata otto volte al secondo posto. La prossima volta, alla carta, potrebbe essere l’anno buono, stando ai dati statistici. Pensa che potrà esserlo?

È una domanda per il Pesidente e la dirigenza.

Sembra che lei stia mandando un messaggio alla società e che il prossimo anno allenerà la Roma. Ha fatto richieste alla società? Le sono state fatte promesse?

Sto lavorando per l’anno prossimo e sono sotto contratto. Nessun messaggio, solo fatti. Sono stupito di vedere che la mia squadra, seconda per tutto il campionato, abbia dovuto ricevere tante critiche. Anche da alcuni tifosi. Non serve illudere la gente. I nostri tifosi ci hanno sempre sostenuto, quando le cose sono andate bene, ma quando le cose non sono andate più bene, abbiamo avuto molte critiche, e non abbiamo sempre avuto il sostegno di cui avevamo bisogno. Spero non si ripeterà. Le nostre potenzialità sono immense.

Durante la stagione ha mai avuto veramente paura di perdere il secondo posto?

Mai. Vivo con i miei giocatori e sapevo che nella difficoltà si giudica sempre la qualità di gruppo. Nella vita è così, nelle difficoltà si vede la personalità, si vedono i veri uomini, sono uniti ed è così che si fa. I miei tifosi devono sapere che è in questi momenti che loro possono fare la differenza. Non è normale che abbiamo avuto dei risultati in trasferta, perché per i miei giocatori è stato difficile giocare in casa a volte. Loro sono la tifoseria migliore del mondo e senza è molto più difficile.

DALLA NOSTRA INVIATA A TRIGORIA CHIARA BARBERIS

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