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NICCHI: "Juve-Roma? Episodi al limite non sono errori di Rocchi"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 13-10-2014 - Ore 10:05

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NICCHI:

Marcello Nicchi, presidente dell’AIA, è intervenuto questa mattina ai microfoni della trasmissione “Radio Anch’io lo Sport” “Siamo abituati a queste situazioni, arbitrare sarà sempre difficile ma sicuramente questa settimana ci ha fatto riflettere. Ho voluto ascoltare e leggere tutto ciò che è accaduto attorno alla gara. E’ stata una settimana di polemiche che non credo abbiano fatto bene al calcio. Tutti sanno che Rocchi è uno dei primi cinque anni a livello europeo. Mi sono confrontato con l’Uefa e la Fifa proprio per parlare di questo tema e mi hanno detto che gli episodi capitati sono al limite e non catalogabili come errori. In un altro paese non si sarebbe nemmeno parlato di arbitraggio”.

Perché non ha scelto Rizzoli?
“Questo è un ragionamento che deve fare il designatore, ma tenete presente che nell’arco del campionato ci sono tante gare importanti e noi abbiamo tanti arbitri importanti. Se mettiamo in dubbio le qualità di Rocchi cadiamo nel ridicolo. Il problema è che bisognerebbe approcciare a questi episodi con maggiore serenità”.

E’ il momento della moviola?
“Su questo tema sono stato molto chiaro. Tavecchio mi ha chiesto se l’AIA fosse disponibile a sperimentarlo e io ho dato piena disponibilità per gli episodi da fermo. Siamo sempre stati i primi al mondo a fare le sperimentazioni, ma non credo sia la risoluzione del problema. Inoltre, ci vorrebbero tantissime telecamere: vale la pensa spendere tutti questi soldi?”

C’è una distanza enorme tra lei e Tavecchio.
“Io non vado a caccia di scoop per attirarmi simpatie. Io ho solo spiegato come funzionano le cose e bisogna stare attenti alle proposte fatte da FIFA e UEFA, che non sono proprio simili. Io e il Presidente Federale abbiamo ruoli diversi”.

Quanto tempo resterà fuori Rocchi?
“Lo deciderà il designatore. Se dovessi valutare dal punto di vista affettivo direi nemmeno uno, come hanno detto anche le organizzazioni internazionali con cui ci siamo confrontati. Successivamente, noi dobbiamo anche tutelare gli arbitri quando sono sovraesposti mediaticamente”.

Fonte: RADIO UNO

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