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Rudi Garcia “Special One” francese: ecco come il “Sergente” è visto in patria

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 13-06-2013 - Ore 20:59

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Rudi Garcia “Special One” francese: ecco come il “Sergente” è visto in patria

(ilmessaggero.it – F. Angeli) - «È un grande manager sia dal punto di vista tecnico sia comportamentale. Riesce da subito a creare un ottimo feeling con i calciatori: per lui è molto importante curare anche il rapporto umano con i suoi giocatori». Il profilo fatto dall’agente dell’attaccante del Lille Payet rende bene l’idea di come “il sergente” sia visto in Francia, dove nel giro di pochi anni e partendo quasi da zero è diventato uno dei tecnici più apprezzati di un campionato in forte crescita.

L’altro Special One. Giovane e abilissimo motivatore, i giornali transalpini vedono “Rudì” come una specie di Mourinho, capace in pochi anni di cambiare faccia alle sue squadre e farle diventare vincenti in pochi anni. “I suoi metodi di lavoro innovativi – spiega il sito ufficiale della Ligue 1 – hanno traformato una tranquilla squadra di metà classifica come il Lille nel team spettacolare capace della doppietta campionato-coppa di Francia nel 2011. Grazie al suo spettacolare stile di gioco molti dei giocatori passati sotto la sua ala protettrice sono cresciuti, finendo per approdare nei più grandi club europei (da Hazard al Chelsea a Gervinho all’Arsenal, da Adil Rami al Valencia alla coppia Cabaye Debuchy al Newcastle”.

«Ho un grande rispetto del suo lavoro – dice il persidente del club Michel Seydoux – sia professionalmente che sotto il profilo umano. I cinque anni spesi insieme sono stati indimenticabili e mentre il Lille continuerà a crescere dopo il suo addio non dimenticheremo mai la sua importanza nel riportarci tra le grandi di Francia».

Le reazioni dei “suoi” tifosi. I siti web sono stati invasi dai commenti del pubblico, anch’essi quasi tutti di grande stima per l’“entraineur”: «Buona fortuna, ma sarà una missione molto difficile» pronostica un supporter su L’Equipe, mentre un altro profetizza «sei mesi e tornerà a casa». Ma la maggioranza non serba rancore e gli rivolge un «Ci mancherai al Lille Sergent!».

“Un allenatore è anche un attore” - spiegava lo stesso Garcia in una vecchia intervista a L’Equipe, rivelando la sua visione del tecnico come di un comunicatore e intrattenitore e dei rapporti che deve avere con i giocatori e con tutto il mondo del calcio. Su France Football il tema caldo è proprio la sua adattabilità in una piazza unica e per alcuni versi difficile come Roma, e un lettore punta il dito su Totti: «Vediamo come saprà gestire la vera icona romanista: se non giocherà abbastanza, i tifosi si schiereranno contro di lui. Ma la sfida è eccitante e un allenatore di grosso calibro come lui non fallirà».

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