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Bellinazzo: "Top player alla Roma? Si può fare.."

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 18-06-2015 - Ore 12:25

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Bellinazzo:

Questa mattina ai microfoni di ReteSport è intervenuto Marco Bellinazzo, giornalista  de Il Sole 24 ore, di seguito le sue parole:

“Oggi ci siamo, il Doyen group è accanto al Milan, bisogna capire come si concretizzerà questa collaborazione. Con l’affare di Mr Bee soldi sono arrivati al Milan. Questi soldi vanno in cassa a Berlusconi, non al Milan. Ora starà alla Fininvest mettere dei soldi per fare campagna acquisti. C’è da chiarire questo punto, a proposito di FFP. Anche se tu avessi 1 miliardo di euro alle spalle comunque le tue spese vanno a pesare sul bilancio, i limiti del ffp restano. Il Milan non si può permettere grossi dislivelli tra entrate e uscite. Quando il Milan tornerà in Champions anche il bilancio di quest’anno sarà oggetto di monitoraggio”.

Non si possono mettere questi soldi nelle casse della società…

“Il piano è questo: nel momento in cui si farà di tutto per riportare il Milan in Champions, e quindi si aumenteranno i ricavi, si procederà contestualmente a organizzare la quotazione a Singapore o Hong Kong. Inizialmente Mr Bee e Berlusconi metteranno sul mercato una quota identica, poi ciascuno dei due sarà libero di comprare le azioni sul mercato. A quel punto a Mr Bee basterà comprare quote superiori a 2,5%. L’idea è quella di permettere a Mr Bee di acquisire la maggioranza una volta quotata la società in borsa”.

Stamattina su La Stampa si parlava dell’interesse degli americani per il calcio italiano…
“L’oggetto del mio libro, Goal economy, è presentare questi scenari. Far capire perché 10 anni fa non avevamo bisogno di soldi esteri. La forza ecomica che hanno campionati come l’MLS o quello cinese è straordinaria, c’è da mettersi le mani nei capelli. C’è effettivamente questo grande interesse degli americani sul calcio. Joey Saputo del Bologna ha una squadra nell’MLS, e per entrare nell’MLS devi avere 100 milioni e lo stadio di proprietà. Vogliono esportare questo modello anche in Italia, vogliono costruire stadi nelle città medio-piccole, da 20/25mila posti, anche con ricavi extracalcistici. È indispensabile che lo stadio della Roma si faccia e che se ne facciano altri in Italia per uscire dalla crisi. Tra qualche anno MLS e Lega cinese ci faranno concorrenza. O facciamo queste riforme, o ci ritroveremo a giocare in un campionato di Serie C”.

L’altro giorno Pallotta ha detto che ci vorrebbe per questa Roma un grande attaccante. Poi gli è stato chiesto se può permettersi giocatori con lo stipendio di Dzeko e Higuain (5/6 milioni netti l’anno) e lui ha risposto che non c’è problema. La Roma può davvero farlo?

“Il problema per la Roma è che ci sono i limiti del FFP che impongono di fare un mercato in equilibrio. È evidente che il giocatore te lo puoi permettere se hai altri stipendi meno impegnativi. Mi viene da pensare che la risposta di Pallotta sia giusta, ma attenzione che poi devi ragionare sul resto del monte ingaggi. La Roma rispetto al Napoli, ad esempio, ha un vantaggio: può accedere ad una Champions molto più ricca e può ragionare più serenamente. Quando fai questi acquisti si tratta di un impegno finanziario da quasi 30 milioni, è chiaro che devi farlo con la certezza di fare la Champions per anni oppure di avere uno stadio redditizio. Quindi sì, si può fare ma con molta attenzione a non squilibrare il bilancio“.

 

Fonte: ReteSport

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