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Calciomercato 2015: l’oscar a Napoli, Fiorentina e Roma. Juventus guardinga, Inter e Milan tornano a spendere

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 03-02-2015 - Ore 10:16

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Calciomercato 2015: l’oscar a Napoli, Fiorentina e Roma. Juventus guardinga, Inter e Milan tornano a spendere

L’oscar del calciomercato invernale 2015 va condiviso tra tre club che l’hanno saputo guadagnare per diverse ragioni, Napoli, Fiorentina e Roma.

Napoli. Il Napoli del direttore sportivo Riccardo Bigon è riuscito nell’impresa di anticipare tutti i concorrenti assicurando alla squadra i rinforzi più appropriati (Gabbiadini pagato 12,5 milioni a Sampdoria e Juventus in quattro rate annuali e Strinic, esterno sinistro, addirittura a parametro zero). Le due operazioni tra ingaggi e ammortamenti sono costate al club sul bilancio 2014/15 circa 15 milioni non alterando l’equilibrio dei conti.

Fiorentina. I Viola hanno messo a segno il colpo più remunerativo piazzando Cuadrado al Chelsea per 32 milioni, più il prestito di Salah e sostituendo calciatori inutilizzati come Marin e Brillante con giocatori d’esperienza come Gilardino e Diamanti (in prestito dal Guangzhou) e giovani interessanti come Rosi.

Roma. Terzo oscar alla Roma di Walter Sabatini che ancora una volta era riuscito nel compito di potenziare l’organico con gli innesti dell’attaccante Doumbia (spesa di 14,4 milioni pi 1,5 variabili), Spolli (prestito oneroso di 1,5 milioni e ricatto a 1,5 milioni) e il riscatto di Yanga-Mbiwa dal Newcastle per 5,5 milioni di sterline senza intaccare il bilancio (sotto osservazione da parte dell’Uefa), grazie alle entrate assicurate dalle cessioni di Jedevay al Leverkusen (7 milioni, più uno di bonus), di Mattia Destro al Milan (0,5 milioni per il prestito e riscatto già fissato a 16 milioni più 2 di bonus), di Emanuelson e Borriello (con un risparmio sugli ingaggi lordi per il semestre di almeno 5 milioni). L’infortunio di Iturbe ha costretto però la Roma a tornare in pista prendendo Ibarbo dal Cagliari per un impegno finanziario ulteriore di 2,5 milioni per il prestito oneroso più 12,5 milioni per esercitare il diritto di riscatto. Un’operazione che, oltre ai tanti giovani già bloccati, alla lunga potrebbe comunque rivelarsi un affare economico.

Juventus. La Juventus si è mossa con circospezione, in attesa di giugno. Intanto, ha liberato Giovinco (andato al Toronto) e incassato i soldi per il suo 50% di Gabbiadini (6,25 milioni) acquistando per 3,5 milioni l’intero cartellino di Rugani e facendo tornare alla base pedine importanti come De Ceglie, Sturaro e Matri.

Inter. Quasi frenetico il mercato delle milanesi, in ritardo in campionato, e alla ricerca di rilancio europeo. L’Inter di Thohir si è mossa in entrata portando a casa Podolski (prestito oneroso da 0,6 a 1 milione, diritto di riscatto fissato a 7 milioni e circa 3 milioni lordi d’ingaggio fino a giugno), Shaqiri (prestito gratuito con ingaggio simile a Podolski e obbligo di riscatto a 15 milioni, più due variabili), Brozovic (prestito oneroso a 3 milioni e obbligo di riscatto a 5 milioni con ingaggio lordo di 1 milione) e Santon (obbligo di riscatto a 3,8 milioni). Queste operazioni hanno un impatto (tra ingaggi e ammortamenti immediati degli obblighi di riscatto) sul bilancio 2014/15 per 12/15 milioni. Impatto negativo compensato dalle operazioni in uscita ultimate negli ultimi giorni di mercato (risoluzione di M’Vila, i prestiti da 0,5 milioni di Mbaye, Krhin, Laxalt, il prestito con obbligo di riscatto di Pereira all’Estudiantes da 4 milioni che scatta dopo poche presenze, il riscatto di Duncan da 3 milioni dalla Samp e la cessione sempre alla Samp di Bonazzoli per 6 milioni, salvo il diritto di riacquisto a 12 per l’Inter per un triennio). In questo modo, il giudizio della Uefa sul rispetto del fair play finanziario dovrebbe essere meno severo.

Milan. Quanto ai rossoneri dopo un avvio lento il club rossonero ha carburato ingaggiando Destro, Paletta (3 milioni), Bocchetti (prestito con diritto di riscatto), Antonelli (prestito con obbligo di riscatto a 4,5 milioni), Suso (1,3 milioni per luglio), oltre al prestito di Cerci dall’Atletico Madrid. L’impegno finanziario complessivo si aggira sui 20/25 milioni, al netto dei prestiti di Niang, Saponara, Nocerino e dell’addio a Torres.

Samp, Cagliari e Lazio. Va segnalato l’exploit della Sampdoria di Massimo Ferrero che ha speso sul mercato oltre 25 milioni con gli acquisti di Correa (8,2 milioni), Muriel (10,5 milioni, pi 1,5 legati alle presenze), Coda, Bonazzoli (6 milioni), Munoz (in prestito dal Palermo, e il ritorno in Italia di Eto’o. A fronte delle cessioni di Gabbiadini al Napoli e di Gastaldello (1 milione) al Bologna. E l’attivismo del Cagliari di Giulini che con i soldi ottenuti dalla cessione di Ibarbo ha assunto per ora in prestito Cop (1,5 milioni), Husbauer (1 milione), Mpoku (2 milioni) e Capuano (1 milione).
La Lazio, infine, ha bloccato per luglio a parametro zero il centrocampista Morrison e il difensore Hoedt e ha portato subito a Formello il difensore Mauricio in prestito dallo Sporting Lisbona (con obbligo di acquisto a 2,6 milioni e il 20% dei ricavi di un’eventuale futura cessione del brasiliano a un altro club).

Fonte: Calcio & business di Marco Bellinazzo

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