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Gea al Soccerex Asia: il calcio italiano per 10 anni non vincera' in Europa

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 15-05-2014 - Ore 12:14

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Gea al Soccerex Asia: il calcio italiano per 10 anni non vincera' in Europa

Il continente delle opportunità per il calcio mondiale: non potrebbe essere altrimenti, essendo nettamente quello più vasto, più popolato e con almeno cinque macroaree dalle caratteristiche socio-economiche completamente differenti. L'Asia, e più in particolare il rapporto tra il calcio e l'enorme territorio che va dal Bosforo all'estremo oriente è stato analizzato dettagliatamente all'Asian Forum di Soccerex, l'appuntamento più importante dell'anno che ha coinvolto tutte le personalità, i club e le aziende principali che lavorano nel continente.  I temi più interessanti della due giorni che si chiude oggi ad Amman (Giordania), sulle rive del Mar Morto, sono stati introdotti dal principe Ali Bin Al Hussein, vicepresidente di Fifa Asia: "Il futuro del calcio è qui - ha detto - qui c'è fame di pallone e tutto il mondo ci guarda con interesse, visto che tra 8 anni per la seconda volta i Mondiali saranno organizzati nel nostro continente".  Il tutto senza contare che l'India esordirà sulla scena internazionale ospiterà il Mondiale Under 17 nel 2017, e che Dubai avrà l'Expo 2020. 

Focus particolare sulle opportunità che l'Asia offre per aziende e soprattutto club occidentali, rappresentati da chi conosce il territorio da anni - come Paul Rogers, capo dello sviluppo di internazionalizzazione del Liverpool -, ma anche su chi si è affacciato soltanto di recente come il Galatasaray e il Valencia. "Crediamo fortemente che il processo di internazionalizzazione possa portare vantaggi non solo economici per i club - ha spiegato Rogers, che ha presentato un interessante case history sul rapporto tra locale e globale a livello di tifosi -  ma soprattutto a livello culturale".

Oltre a Spagna, Turchia e Inghilterra, anche un po' di Italia: Gea World, che si occupa principalmente di marketing e strategie di internazionalizzazione e valorizzazione del brand, è stata l'unica azienda del Bel Paese invitata a raccontare la propria esperienza. A parlare, all'interno del workshop "L'internazionalizzazione del calcio moderno dentro e fuori dal campo", sono stati il direttore generale di Gea Carlo Oggero e l'azionista Riccardo Calleri. "Senza marketing non c’è competitività – ha detto Oggero -. I tifosi italiani si scordino che la loro squadra possa essere protagonista e vincere una coppa Europea per i prossimi dieci anni. L’Italia sarà competitiva solo se i club e la Lega si muoveranno adesso verso la direzione dell’aumento dei ricavi con investimenti nel marketing internazionale e con un presidio del territorio ed esportazione del nostro know- how come fanno la Bundesliga e le società di Premier League". Sulla stessa linea Calleri che ha parlato di come sia cambiato il mestiere di procuratore e di come, a parte i tre club finanziati da magnati, solo i club che ormai sono brand globali come Real Madrid, Manchester United, Bayern e Barcellona possano  permettersi i migliori giocatori: "Fin quando non lo faranno anche le società italiane con conseguente aumento dei ricavi, sarà impossibile vedere i Cristiano Ronaldo o i Messi nel nostro campionato". Per Gea World, Soccerex Asia è stata la seconda esperienza di convention in Asia dopo Goal 2014 (New Delhi, febbraio).

Fonte: sporteconomy.it

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