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La Fifa contro i “paradisi fiscali sportivi” dall’Uruguay alla Svizzera (rischia il Locarno per il caso Higuain)

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 02-04-2014 - Ore 12:19

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La Fifa contro i “paradisi fiscali sportivi” dall’Uruguay alla Svizzera (rischia il Locarno per il caso Higuain)

L’Institucion Atletica Sud America, squadra professionistica uruguaiana, è stata sanzionata per aver tentato di mistificare una serie di ingaggi. Una decisione che non è andata giù al club uruguaiano, che ha puntato il dito su altre società accusate di evasione fiscale, tra cui il Locarno. Tutto ruota intorno a dei contratti firmati per un periodo estremamente breve per giocatori che si ri-trasferiscono senza mai giocare per quel determinato club. Proprio l’Institucion Atletica Sud America e il Locarno risultano nella lista di 10 società indicate come “paradisi fiscali sportivi” dall’Agenzia delle Entrate argentina.

Il caso Locarno-Higuain. Per evitare di pagare le tasse in Argentina, è diventato uso comune l’acquisto dei diritti di giocatori argentini per poi trasferirli in delle società simil-offshore in Uruguay o in Svizzera, dove si pagherebbe solo l’8,5% di tasse rispetto al 35% dovuto al Fisco argentino. Il Locarno, già in passato, si è reso noto per l’acquisto del 50% dei diritti di Gonzalo Higuain dal River Plate, sei mesi prima del suo trasferimento al Real Madrid. Il tutto alla cifra di 13 milioni di euro.

Le sanzioni della FIFA. L’Institucion Atletica Sud America ha fatto ricorso per la sospensione del mercato e per la multa da 40mila franchi svizzeri, ribadendo alla FIFA l’ingiustizia e la discriminazione subita nei confronti del Locarno che, a loro avviso, non ha ricevuto lo stesso trattamento. Stefano Gilardi, presidente del club svizzero, ha preferito non commentare; così come la FIFA ha preferito non aprire discussioni né sulla sanzione comminata all’Institucion Atletica Sud America, né sulle indagini riguardanti il Locarno e le altre squadre finite nell’occhio del ciclone.

Controlli più accurati. La FIFA, da quando nell’ottobre 2010 è entrato in vigore il sistema di controllo elettronico dei trasferimenti (Electronic Transfer Tracking System), ha dichiarato di trovarsi in una situazione decisamente più avvantaggiata rispetto al passato. Tra le indagini portate avanti dall’organo mondiale c’è quella riguardante l’agente brasiliano Juan Figer, che ha portato al monitoraggio di movimenti per circa 56 milioni di dollari tra club brasiliani e una squadra uruguaiana nel periodo che va dal 1999 al 2008.

Fonte: marco bellinazzo - ilsole24ore

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