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Tra un anno addio agli agenti Fifa e tetto alle commissioni (3% dell’ingaggio totale dell’atleta)

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 01-04-2014 - Ore 11:42

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Tra un anno addio agli agenti Fifa e tetto alle commissioni (3% dell’ingaggio totale dell’atleta)

Con il regolamento approvato da appena una settimana dalla Fifa, destinato ad entrare in vigore, tra un anno, dal primo aprile 2015, si arriverà alla scomparsa della figura dell’agente e ad un profondo cambiamento del ruolo del procuratore per come lo abbiamo fin qui conosciuto in Italia. L’attuale sistema di concessione di licenze sarà infatti abbandonato e quelle esistenti perderanno validità. Nel nuovo sistema si potrà invece diventare “intermediari” a condizione di rispettare i requisiti previsti dal regolamento Fifa e le normative nazionali. Il nuovo regolamento, in sostanza, non limiterà più l’accesso alla professione e si ispirerà a principi di trasparenza, per quanto riguarda l’attività degli intermediari, e di buona amministrazione delle federazioni che avranno il compito di creare dei registri nazionali e di adottare regolamenti che recepiscano i principi Fifa. In Italia dovrebbe essere sancito la regola della “doppia rappresentanza” con la scomparsa dei moduli rosso e blu. In effetti, si potrebbe ammettere come già accade in altre Leghe che l’intermediario rappresenti contemporaneamente gli interessi della squadra e del calciatore.
Delle novità si è discusso qualche giorno fa a Roma nel convegno organizzato dallo Sports law and policy centre (Slpc) in collaborazione con l’Associazione italiana avvocati dello sport. Tra i relatori dell’incontro, coordinato dall’avvocato Michele Colucci, è stato il legale Vittorio Rigo a spiegare nel dettaglio le principali novità introdotte dal regolamento: “L’intermediario potrà essere una persona fisica o giuridica, dovrà iscriversi a un sistema di registrazione comunicando attività svolta e anche i compensi percepiti e in caso di violazione di norme o regole non sarà punito dalla Fifa, che invece andrà a sanzionare il calciatore o il club che lo ha nominato. La remunerazione totale dovuta a un intermediario per rappresentare un calciatore inoltre non potrà eccedere il 3% del reddito lordo base del giocatore per l’intera durata del contratto”. I principi che hanno portato la Fifa a muoversi in tal senso sono quindi quelli della trasparenza della operazioni e del contenimento dei costi da parte delle società. Le commissioni degli agenti hanno raggiunto nel periodo 2011-2013 i 254 milioni di dollari, pari al 14.6% del valore degli 865 affari in cui erano presenti i procuratori (per un valore 1,7 miliardi di dollari). L’83% di queste commissioni sono state prodotte da operazioni all’interno della Uefa.

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Fonte: Marco Bellinazzo - blog.ilsole24ore.com

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