Marketing

Un successo i "Brand Ambassadors" di AS Roma, una buona idea per incrementare il "Match-Day"

condividi su facebook condividi su twitter Di: Gabriele Nobile 01-12-2014 - Ore 14:15

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Un successo i

Era la fine di agosto di quest’anno, poco prima dell’inizio della stagione 2014, quando il reparto marketing della Roma, aveva lanciato l’”AS Roma Brand Ambassadors. Un’idea nuova ed innovativa creata per intrattenere, informare, promuovere e valorizzare la cultura sportiva della Capitale; progetto nato dalla collaborazione della AS Roma insieme a Roma Capitale. Attività che verranno svolte in alcuni punti centrali e strategici della città nei giorni che precedono una gara casalinga, attraverso questa nuova figura dei “Brand Ambassadors” che si recheranno nei pressi dei luoghi più affascinanti e famosi della città per offrire ai turisti  non solo l’intrattenimento di giocolieri, free-stylers e trampolieri, ma anche la possibilità di acquistare, immediatamente, i tagliandi per l’accesso alla partita.

Ieri pomeriggio, per le vie del centro storico di Roma, ci siamo imbattuti nel piccolo show proprio dei  Brand Ambassadors di AS Roma e ci siamo accorti di persona che l’iniziativa è ben riuscita, con molti curiosi e tantissimi turisti che hanno acquistato il biglietto del match contro l’Inter.

Questo tipo di operazioni di marketing, specialmente se ben fatte, porteranno sicuramente successo al brand AS Roma, società che negli ultimi tempi è sempre più dedicata ai vari progetti legati all’incremento dei fatturati da inserire nel conteggio del “Match-Day”: voce importantissima per le società di calcio che hanno voglia crescere sia per quanto riguarda il profilo economico che in quello legato all’immagine del club stesso.

Su questo la Roma calcio sta facendo passi enormi, in attesa del “varo” definitivo del proprio stadio di proprietà, volano indispensabile per far crescere e sviluppare il “Match-Day” e quindi paragonarlo alle grandi squadre europee. In Italia infatti, troppo spesso ci si è soffermati sul fatto che la principale voce in entrata fossero i diritti Tv e qualche operazione generica di marketing: come per le altre leghe principali, si arriverà a dama, quando ci sarà una certa omogeneità tra i vari flussi d’incasso, ovvero un giusto mix che stabilizzi l’equilibrio finanziario dei club  con un terzo delle entrate delle squadre provenienti dai diritti Tv, un terzo dalle varie attività commerciali e di marketing ed un terzo riferito proprio alle entrate dal “Match Day”.

Come potrete notare, nella tabella qui sotto, solamente la Juventus, tra i club italiani, ha inserito il “Match-Day” nel proprio bilancio, dove, su un totale di 224 milioni di euro di fatturato ben 38 arrivano dal “Match-Day”. Inter, Milan e Roma non hanno nessuna voce in merito. La Juventus può vantare il fatto di avere (unica realtà in Italia ) il proprio stadio di proprietà e questo ha fatto e farà la differenza. Con le grandi squadre europee la sfida è persa in partenza, con Il Real Madrid che può vantare quasi 120 milioni di entrate nel “Match-Day” superato, in questa specifica classifica dal Manchester Utd che con i suoi 127 milioni, padroneggia negli incassi specifici provenienti dal “Match-Day”.

 

Fonte: redazione insideroma

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