Rassegna stampa

«Se la Roma sarà solo Totti, la Roma non vincerà niente»

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 18-09-2016 - Ore 07:05

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«Se la Roma sarà solo Totti, la Roma non vincerà niente»

IL CORRIERE DELLA SERA - PIACENTINI - Per quasi tutta la conferenza stampa pre-Fiorentina, Luciano Spalletti ha predicato la normalità, esaltando «quei gesti semplici che in mezzo al campo possono aiutarci a ritrovare fiducia». Poi, sul finale, una doppia domanda sull’utilizzo di Francesco Totti gli ha fatto perdere la tranquillità che aveva provato a trasmettere. Ed è sbottato. «Voi - ha detto rivolgendosi ai giornalisti - usate Totti per spaccare la Roma: non parlate bene di niente e nessuno. Non vanno bene il presidente, il direttore generale, non va bene nemmeno se Pallotta costruisce un nuovo spogliatoio dentro Trigoria. È possibile che non ci sia nulla che vi piaccia? Ci sarà una cosa che è stata fatta bene?».

L’oggetto di discussione è sempre Francesco Totti, un argomento trattato abbondantemente da Spalletti. Una domanda legittima, quindi, dopo due gare in cui il suo ingresso in campo ha trasformato la manovra della Roma. Invece il tecnico si lascia andare ad una provocazione: «Tutti dite che sarà la sua ultima stagione, io invece penso che può continuare. Se il prossimo anno Totti non giocherà con la Roma, allora io non sarò più l’allenatore di questa squadra. Dopo che l’ho definito genio non saprei più cosa dire: purtroppo viene usato e se ne accorge anche lui. Facciamo un passo indietro. Lo scorso anno gli ho parlato chiaramente e così sapeva il mio pensiero: la squadra faceva bene e a me interessa la squadra. Francesco va gestito e lui deve aiutarmi a far crescere altri giocatori. Ci sta dando un contributo fondamentale, ma c’è anche il resto della squadra: se la Roma sarà solo Totti non vincerà mai niente. Lui ha vinto tanto, ma da solo non basta. A colazione abbiamo parlato anche delle parole di Nainggolan - il belga aveva chiesto al pubblico di incitare la squadra anche quando non c’è il capitano; ndr -, e noi abbiamo il dovere di coinvolgere i tifosi con la nostra passione. Se può giocare titolare? In generale sì, ma non significa che lo sarà a Firenze».

Anche perché la Fiorentina è una delle squadre più complicate da affrontare, soprattutto al Franchi. «Sarà una partita difficile, come tutte quelle del nostro campionato: la Fiorentina gioca un ottimo calcio ed è guidata da un tecnico che, con le sue qualità, ha messo tutti d’accordo. Per me è candidata ad arrivare nelle zone alte della classifica».

La Roma, invece, deve dare un segnale dopo la brutta prova di Plzen, in Europa League, contro il Viktoria: «Io devo seminare fiducia e sono sicuro che verrà fuori qualcosa di buono. Non cambio idea: Roma è l’ambiente ideale per lavorare e la squadra è forte. La rosa mi soddisfa in pieno e fino al termine della stagione non cambieremo, siamo più forti dello scorso anno ma ci servono continuità e semplicità. Gli errori banali che facciamo, come ad esempio quello di Juan Jesus in Europa League, lo dimostrano: dobbiamo essere più sicuri e giocare più semplici, senza cercare le cose troppe visibili».

Fonte: IL CORRIERE DELLA SERA - PIACENTINI

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