Rassegna stampa

Attacco in crisi senza più tifosi gli azzurri di Conte sono ora un caso

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 03-09-2015 - Ore 08:01

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Attacco in crisi senza più tifosi gli azzurri di Conte sono ora un caso

LA REPUBBLICA - CURRO' - Non serve Pitagora: battendo stasera al Franchi Malta e domenica a Palermo la Bulgaria, la Nazionale forse non si qualificherà in anticipo, però può prenotare l’Europeo a 24 squadre, facilitato come certi cruciverba. «Vincere e basta. Niente alibi, altrimenti metteremmo il carro davanti ai buoi. Da noi ci si aspetta sempre il massimo. Se non arriva subito il risultato, viene etichettato come un fallimento». Ma il pubblico fiorentino non fa la corsa al biglietto: la prevendita quasi nulla di curva Fiesole e dintorni rende concreto il rischio del record negativo della storia della Nazionale: i 5436 spettatori con la Romania del 2010, sul neutro di Klagenfurt, e i 7043 paganti con la Finlandia del 2004 a Messina. Il dato ufficioso, omaggi inclusi, non arriva a 9.500. Ironia della sorte, l’Italia giocherà con la nuova maglia da trasferta.

E’ tutto da dimostrare che la freddezza sia addebitabile a Conte, qui inviso per i trascorsi juventini. «Più dell’appello non posso fare. Speriamo che venga tanta gente, ne abbiamo bisogno ». E’ assai più verosimile che concorra al fascino calante degli azzurri il forzato abbandono degli stadi di provincia, esclusi dai canoni Uefa. Soltanto 8 sono quelli superstiti alla decimazione, così la rotazione obbligata ha portato Italia-Malta a Firenze, sede non proprio calda con la Nazionale. Meno male che non c ‘è ansia per la lotta al 2° posto della qualificazione con Bulgaria e Norvegia, né per il primato del girone: la Croazia lo conserva, malgrado il punto decurtato per la svastica di Spalato. In compenso è ansia vera per il gol. Nel 2015 l’Italia dall’attacco asfittico non ha ancora vinto: 4 partite di astinenza, un’enormità per Conte. La premessa trasforma Malta nell’avversaria ideale per sfogare la sete troppo a lungo repressa: è n. 159 per la Fifa su 208. Ma alla goleada gli azzurri sono disavvezzi dal 2013 a Bologna con San Marino (4-0) e dal 2010 proprio a Firenze con le Far Oer (5-0, con sigillo di Pirlo, che un lustro dopo resta la principale risorsa d’inventiva). «Le goleade non si fanno più, Malta difenderà in 8». L’«americano» («finchè viene qui con questo entusiasmo e con la voglia di dare l’esempio, sarà con noi») è il fulcro del centrocampo, con Verratti e Bertolacci incursori. La novità è appunto la promozione ufficiale di Verratti a interno. «Ha personalità, dà intensità, è cresciuto molto nel Psg».
Il dubbio reale è in attacco, con corsa tra Gabbiadini, Vazquez e Candreva per il posto sulla destra del 4-3-3 eletto a nuovo canovaccio. Potrebbe spuntarla il primo. Il ct ripete che farà con quel che passa il convento. La statistica lo inchioda tuttavia al tormento sull’attacco, dove latitano credibili eredi di Paolo Rossi, Vieri, Baggio, Totti, Del Piero e compagnia segnante. L’ultima vittoria fu 8 mesi e mezzo fa in amichevole a Genova con l’Albania, seguita dal famoso sfogo del ct. E l’ultima volta da 3 punti fu quasi 11 mesi fa contro gli stessi maltesi di Ghedin: trasferta nobilitata dal gol dell’allora esordiente Pellè. Che da stagionato esule, ripescato per l’emergenza, è diventato il centravanti titolare, al fianco di Eder l’oriundo salvatore. Come già capitò all’ultimo Lippi e a Prandelli, dopo il felice Europeo del duo Balotelli-Cassano, le girandole attestano il problema. Zaza e Immobile sono retrocessi in panchina, dove El Shaarawy attende l’occasione. Balotelli osserva. «Non è un’ossessione: se lo meriterà, tornerà», dice Conte alla Rai. C’è un’ombra fiorentina che vorrebbe vedere incarnarsi in Francia: Pepito Rossi sfiora il sogno che ha sempre perso sul più bello.

Fonte: LA REPUBBLICA - CURRO'

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