Rassegna stampa

Avanti Roma. L’urlo di Benatia e una difesa super "Adesso tutti uniti"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 24-02-2014 - Ore 07:38

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Avanti Roma. L’urlo di Benatia e una difesa super

Di solito certi messaggi li mandano i capitani, quelli che guidano un gruppo, che con la loro personalità sono capaci di dare quelle scosse telluriche importanti per l’assestamento di un gruppo. Ecco perché sa­ bato Benatia si è sentito nel diritto ­dovere a fine gara di dire certe frasi («Dobbiamo essere più cattivi, ci sono state piccole imperfezioni di cui dobbiamo parlare nello spogliatoio»), perché lui è il «nuovo» capita­ no della Roma, quello che Gar­ cia ha promosso sul campo, in caso di assenza dei due totem istituzionali, Totti e De Rossi.

Chiarimento È stato un po’ co­ me dire, «Roma, seguimi», per­ ché quando serve i leader si fan­ no sentire e lo fanno senza mez­ze misure. Probabilmente lo fa­ rà anche domani mattina, proprio tra le mura dello spo­ gliatoio giallorosso, quando la Roma tornerà ad allenarsi e quando ci sarà la possibilità di tornarci su. Anche se ieri, intan­ to, Benatia (ieri a Udine per ve­ dere la gara con l’Atalanta e passare qualche ora con gli ami­ ci, tra cui Heurtaux) ha già co­ minciato a farlo, chiarendo via Twitter l’episodio finale secon­ do il quale, a fine partita, avrebbe litigato con Nainggolan. «È assurdo e vergognoso che la gente pensi che io abbia discus­ so con Radja. È totalmente falso e anzi gli faccio gli auguri per il suo primo gol con la maglia del­ la Roma. Un gol che ci ha per­ messo di vincere una partita im­ portante anche se non siamo stati perfetti». Il motivo del pre­sunto litigio? Uno scambio forte di opinioni, di quelli che ce ne sono a migliaia tra compagni e giunto a fine partita, quando la Roma ha rischiato di prendere il gol del pari. «A volte la gente si inventa certe cose», la replica di Radja, sempre a colpi di tweet, dove ha ricevuto i complimenti di Pinilla («Grande fratellino»), Moscardelli (con cui ha scambiato la maglia) e Florenzi («Din, don, dan ce pensa Naing­golan», riprendendo uno sten­ dardo giallorosso). Tra l’altro, l’attaccante è alle prese con la distorsione alla caviglia destra rimediata al Dall’Ara e bisogne­ rà valutare in queste ore l’entità dell’infortunio.

Sacrificio Il messaggio domani sarà più ampio ed è quello che ha già toccato anche Garcia a fi­ne partita. «Ci stiamo giocando qualcosa di meraviglioso, i gio­ catori devono pensare più alla squadra e meno a se stessi e di­ fendere dalla prima linea», ha detto il tecnico a Bologna. Pro­babilmente ci tornerà su anche Mehdi, che vuole sottolineare soprattutto una cosa: siamo tut­ ti sulla stessa barca, bisogna sa­ crificarsi fino alla fine, difende­ re su ogni pallone, fare anche quella corsa che può sembrare inutile perché da quella corsa magari può nascere un pericolo importante. Come è successo a Bologna, quando da una legge­ rezza di Bastos è nata (a 20’ se­ condi dalla fine) l’occasione d’oro per Christodoulopoulos.

Difesa super E comunque quell’errore del greco ha per­ messo alla Roma di mantenere la porta inviolata per la 16a vol­ta in 24 gare, un record in Eu­ropa (se si considerano i 5 top­ campionati), visto che il Bayern di Guardiola è fermo a 14, il Barcellona a 13, Chelsea, Juventus, Psg e Monaco a 12. Se il richiamo di Benatia arri­verà forte e chiaro, è un record destinato a restare tale

Fonte: GAZZETTA DELLO SPORT - PUGLIESE

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