Rassegna stampa

Cambiano le coppie ma non il risultato: la difesa è blindata

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 14-10-2014 - Ore 09:20

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Cambiano le coppie ma non il risultato: la difesa è blindata

Di necessità virtù e dell’emergenza un punto di forza. Rudi Garcia avrebbe fatto volentieri a meno di scoprire già a metà ottobre che tutti e quattro i difensori centrali a sua disposizione possono tranquillamente intercambiarsi, ma ha dovuto adattarsi nelle scorse settimane ed è costretto a farlo ancora visto che sabato, contro il Chievo, giocherà la sesta coppia centrale diversa dall’inizio di stagione ad oggi, la quarta dal primo minuto considerando che De Rossi e Astori hanno giocato insieme soltanto per uno spezzone contro la Fiorentina e Keita e Yanga-Mbiwa, a Torino, hanno dovuto tamponare l’emergenza dopo l’espulsione di Manolas.

Poker Dal primo minuto, finora, nelle prime 8 partite disputate (6 di campionato e 2 di Champions) sono partite tre coppie diverse: Manolas e Astori contro Fiorentina e Cska Mosca; poi l’infortunio dell’ex Cagliari ha favorito l’esordio di YangaMbiwa che, sempre con Manolas, ha giocato contro Cagliari, Parma, Verona, Juve e City. A Empoli hanno iniziato Manolas e Castan, poi il brasiliano è uscito ed è toccato ad Astori. Il quale, per chiudere il cerchio, rientra sabato dall’infortunio al ginocchio e avrà al suo fianco, per la prima volta, YangaMbiwa. Manolas sarà a disposizione per la Champions, Castan invece ha iniziato il percorso riabilitativo con un po’ di lavoro in palestra dopo la forte otite e il virus intestinale che lo hanno colpito (è debilitato e ha perso parecchio peso), ma non fa previsioni sul suo rientro in campo. Previsioni non ne fa neanche Garcia, l’allenatore che, da quando c’è la gestione americana, aveva puntato più di tutti sulla stabilità della coppia centrale.

Come Luis Con Luis Enrique considerando le prime 6 di campionato e il preliminare di Europa League, giocarono 4 coppie diverse. Con Zeman nelle prime 8 gare se ne alternarono 2. Lo scorso anno, sempre nelle prime 8, fecero bottino pieno Benatia e Castan. In questa stagione sembra essere tornati ai tempi di Enrique. Ma è una suggestione perché, per fortuna della Roma, le differenze sono piuttosto evidenti: con lo spagnolo la Roma era già fuori dall’Europa e con appena 8 punti. La squadra di Garcia, invece, ha 4 punti nel girone di Champions, 15 in campionato e un futuro tutto da scrivere.

Fonte: Gazzetta dlelo Sport - ZUCCHELLI

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