Rassegna stampa

Crisanto, un eroe per caso. E ora la Roma non ha paura neppure del milionario Psg

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 25-02-2016 - Ore 07:07

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Crisanto, un eroe per caso. E ora la Roma non ha paura neppure del milionario Psg

GAZZETTA DELLO SPORT - DI GIOVANNI - L’ «underdog», termine inglese che si associa agli sfavoriti, rispecchia pienamente la storia di Lorenzo Crisanto. Uno che nella sua breve carriera ha spesso pagato dazio per non essere un gigante, ma ha sempre risposto sul campo vincendo quasi tutte le battaglie. Come ieri, quando al 91’ di PSV Eindhoven-Roma, ottavo di finale di Youth League, ha sventato con uno strepitoso colpo di reni un gran sinistro di Lammers, che avrebbe portato gli olandesi ai quarti. Poi, come se non bastasse, ha parato proprio a Lammers uno dei 3 calci di rigore falliti dal PSV. Gli altri due li hanno sbagliati Bergwijn (traversa) e Rigo (alto). Così Lorenzo Crisanto è diventato l’eroe di giornata, cosa che gli era già accaduta altre volte in carriera. Per esempio il 16 settembre 2015, quando al suo esordio in Youth League mantenne la porta inviolata col Barcellona. 
STORIA Lasciò la Fiorentina nel 2012, praticamente insieme a Pantaleo Corvino. Agile, reattivo e coraggioso, Crisanto era un pallino di Bruno Conti che lo portò a Roma e l’inizio fu promettente. Conquistò la Nazionale Under 16 e la finale scudetto Giovanissimi, persa ai rigori con l’Inter dopo il decisivo errore di Scamacca (che oggi gioca nel PSV Eindhoven e ha visto dalla panchina il trionfo di gran parte dei suoi ex compagni). Eterno pupillo di Coppitelli, lo scorso anno era il titolare degli Allievi, ma aveva perso la Nazionale e non si allenava con la Primavera a differenza del suo secondo, Andrea Romagnoli, che è 10 centimetri più alto di lui. Ma, ancora una volta, Crisanto fu decisivo nel momento più importante. Risolse la finale scudetto contro l’Empoli con alcune parate, fino al gol decisivo di Tumminello durante il secondo tempo supplementare. È stato vicino a lasciare Roma per seguire Coppitelli e il suo Frosinone dei miracoli, ma poi è rimasto e ha dovuto fare il secondo di Pop in diverse occasioni. Se non ci fosse stato l’infortunio al menisco del portiere rumeno, probabilmente Crisanto non avrebbe giocato contro il PSV [...]

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