Rassegna stampa

Derby e fascia Florenzi il jolly ha cominciato a crederci

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 31-03-2016 - Ore 07:26

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Derby e fascia Florenzi il jolly ha cominciato a crederci

LA GAZZETTA DELLO SPORT - STOPPINI - E poi c’è il capitano, non solo Cattelan. EPCC, per il primo derby con la fascia di Alessandro Florenzi. L’ottavo della sua storia, numero che vale l’infinito perché infinito sembra lui in questa Roma. «Ho smesso di preoccuparmi della posizione da occupare in campo», ha svelato di recente il...centrocampista? Difensore? Il jolly, chiamiamolo jolly. Che a Roma convive con l’etichetta di Dani Alves addosso: voleva essere un modo di convincerlo a disimpegnarsi in un ruolo per il quale non impazziva, s’è rivelato un parziale boomerang. Parziale, non totale. Perché da quando c’è Luciano Spalletti in panchina, Florenzi ha dimostrato di poter giocare con profitto nel ruolo di laterale difensivo. Con caratteristiche specifiche, ovvio, con lacune da mettere sul tavolo a fronte di indiscutibili vantaggi. Lacune da limare col lavoro tattico quotidiano di un tecnico molto attento alla fase difensiva, di più, alle basi della fase difensiva.

Voglia di vincere Florenzi il capitano, allora. Perché Totti e De Rossi partono in seconda fila nei rispettivi ruoli. E perché l’occasione è oggi, quasi un girone dopo la prima volta, all’Olimpico contro l’Udinese, un segno del destino a volerlo leggere attentamente, se è vero che contro l’Udinese Totti, nel lontano 1998, indossò la prima volta la fascia in giallorosso. Nel 1998, per dire, Florenzi aveva giusto sette anni. Ora ha sette vite, sette ruoli, sette derby giocati alle spalle. Ma il prossimo conta di più. Perché all’andata un guaio muscolare lo costrinse a un’iniziale panchina, salvo poi entrare in campo per blindare una vittoria. Stavolta non ha posti da prenotare, in prima fila ha una poltrona assicurata e non solo per il gagliardetto che probabilmente scambierà a inizio partita. «La mia voglia di vincere è inarrestabile», ha twittato la scorsa settimana. Davanti le gare con Spagna e Germania, nella testa pure un pizzico di derby che vale anche, se non soprattutto, per l’estate. Per non riempire di appuntamenti un’agenda già piena, con l’Europeo da giocare in Francia: la rincorsa a quel secondo posto che farebbe rima con più relax, passa inevitabilmente dalla sfida di domenica. E passa (anche) dal suo impatto sul match: «È lui che decide il tipo di partita dell’avversario, deve riuscire a usare le sue qualità, mettendo alla bandierina il rivale», ha spiegato Spalletti di Florenzi. Uno che per esultare è passato dall’abbraccio della nonna all’imitazione di un wrestler. Jolly pure lì. Chissà che cosa farebbe, dopo un gol nel derby.

Fonte: LA GAZZETTA DELLO SPORT

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