Rassegna stampa

Dzeko paga la multa e chiude il caso

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 26-04-2017 - Ore 07:09

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Dzeko paga la multa e chiude il caso

IL CORRIERE DELLA SERA - VALDISERRI - Tutti insieme appassionatamente (verso il derby). La Roma derubrica il «reato» di Edin Dzeko, che aveva protestato con Spalletti (eufemismo) per la sostituzione al 26’ del secondo tempo di Pescara-Roma, quando il bosniaco sognava almeno un gol contro gli adriatici, che erano già sotto 0-4 e che stavano confermando di essere la peggior difesa del campionato (74 gol subiti). Un’occasione unica per cercare di staccare Belotti nella classifica dei cannonieri. Dzeko sarà multato, come da regolamento interno, per il gesto verso l’allenatore e per il labiale («Fai il furbo ancora»). Nessuna aggravante, nessuno sconto. Di sicuro sarà in campo nel derby perché Spalletti è rude ma non autolesionista. L’ha detto lui: «L’ho tolto per preservarlo, è l’unico centravanti che ho». L’allenatore ha detto quello che doveva dire, ma non ha convinto Dzeko. Il ritmo era da allenamento. Anzi, in questa stagione, sia Salah che Totti si sono fatti male (traumi) nelle partitelle a Trigoria. Che si fa con Dzeko, allora, da qui a fine stagione? Si allena da solo? Vive alla Michael Jackson dentro una tenda a ossigeno? I compagni di squadra hanno detto quello che dovevano dire: «Capisco il dispiacere di Edin, ma le regole sono regole» (Nainggolan). Pochi, però, hanno capito la sostituzione con Grenier e tutti quelli in campo (a partire da Salah) stavano facendo di tutto per far segnare Edin. Quello che a Roma è stato e sempre sarà il bomber, cioè Roberto Pruzzo, ha confermato: «Mi sembra che l’allenatore se le vada a cercare certe situazioni: il cambio di Dzeko è stata una forzatura, considerando e la condizione fisica e la partita già vinta». Il problema è stato «ridotto» subito dentro lo spogliatoio. Spalletti dice di averlo addirittura baciato. Dzeko è un ragazzo correttissimo. Gli era successo di mandare a quel paese Roberto Mancini per una sostituzione al 55’ di Bayern Monaco-Manchester City di Champions (27 settembre 2011) e aveva fatto pubblicare sul sito del club: «So di aver sbagliato, ho chiesto scusa e il mister ha accettato». Ora ci sono Lazio, Milan e Juventus in fila: tre occasioni per dimenticare tutto con i fatti. Non è più tempo di parole. Né per Dzeko né per Spalletti.

Fonte: IL CORRIERE DELLA SERA-VALDISERRI

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