Rassegna stampa

Dzeko: «E’ questo il vero Edin»

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 25-10-2016 - Ore 07:42

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Dzeko: «E’ questo il vero Edin»

TUTTOSPORT - DI STEFANO - Pare che il “cieco” abbia riacquistato la vista. Edin Dzeko ha ritrovato se stesso e quello che è la sua vita: «Segnare». È lui la punta di diamante di un attacco super in cui Salah ed El Shaarawy ci stanno andando a nozze. L’egiziano ha già segnato 5 reti e ora che si è sbloccato anche il Faraone (3 gol in 4 giorni tra Europa League e campionato), davanti la Roma dorme sonni più che tranquilli. A capo della banda del gol, proprio l’ex contestato speciale. Edin segna da tre partite di fila, mai successo in giallorosso. E grazie al gol di domenica al Palermo ha già eguagliato le 8 reti segnate al suo primo anno in Serie A: «È incredibile che la scorsa stagione abbia fatto 8 gol in tutto l’anno e adesso sono a 8 in 9 partite. Questo è il vero Edin Dzeko. Dobbiamo continuare tutti così».

RETROMARCIA BOOKIES – Lo dice con una calma olimpica, perché in fondo ha ritrovato semplicemente quello che per lui è la normalità: «Il gol per me è tutto, vivo per segnare». Sempre più capocannoniere della Serie A, anche i bookies hanno fatto retromarcia. Fino a poco tempo fa aveva portato i tifosi giallorossi sull’orlo della disperazione e da tempo lo avevano ribattezzato “Edin Cieco”. A fare da spartiacque il gol liberatorio segnato con l‘Inter («La mia partita più bella»), poi ancora la doppietta spacca-Napoli: «Ci davano per perdenti e invece abbiamo giocato la partita più bella da quando sono a Roma. Non tutti fanno 3 gol al Napoli…». Quindi le scuse dei tifosi, i cori e i suoi gol. Dzeko non si ferma più, sono 8 in 9 gare, quasi uno a partita: «Mi sento bene, ma adesso vediamo quando non faccio gol…», ironizza divertito a Roma Radio. «L’anno scorso è stato difficile, ma è passato e voglio pensare al futuro. Siamo secondi e dobbiamo continuare così perché siamo forti». Sono lontani i tempi in cui si pensava che solo Totti potesse aiutarlo a fare gol. Oggi gli metti vicino Salah, El Shaarawy (o Perotti ora infortunato) e il bosniaco il suo lo fa sempre. Merito di LucianoSpalletti, che fin da quando ha rimesso piede a Trigoria ha dedicato gran parte delle sue pensate a cercare di produrre più gioco attorno al cigno di Sarajevo. «Dobbiamo servirlo di più», ripeteva il toscano.

 

LAVORO DI SQUADRA – Intanto Dzeko non ha mai fatto mancare il lavoro per la squadra. Gli assist per i compagni, per esempio: chi lo nota solo ora deve aver frainteso la sua prima stagione: «Sì, posso fare anche gli assist, ma il mio lavoro è segnare reti», ribatte oggi con naturalezza. Insomma, dopo l’anno di ambientamento ora Dzeko sembra rinato: «Il primo anno non sapevo come giocavano le squadre – rivela -, ora ho imparato, i difensori menano più qui che in Inghilterra…». E non si pone limiti: «Non penso troppo al futuro, penso partita dopo partita. Adesso ce n’è una molto importante contro una squadra che gioca un bel calcio (il Sassuolo, ndr) e non è facile.Siamo forti, se vinci 3-1 a Napoli sei una squadra forte, poi non devi perdere punti con squadre meno forti». Intanto un dato per il futuro: mai dopo 9 turni di campionatoDzeko aveva segnato così tanti gol in carriera. Il resto si sa, ed è incoraggiante. Il suo periodo migliore (da febbraio a maggio) deve ancora arrivare la Roma già si lecca i baffi. Domani sera con il Sassuolo, probabile lo stesso attacco con Salah ed El Shaarawy ai lati di Nainggolan e il bosniaco punta. Nota positiva: torna Rüdiger tra i convocati per la prima volta dopo l’infortunio.

Fonte: TUTTOSPORT-DI STEFANO

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