El Shaarawy e Ruediger, l’estate parte da meno 50 milioni
IL MESSAGGERO - CARINA - Arrivare secondi o terzi fa tutta la differenza del mondo. Sia nella programmazione tecnica di Spalletti che nel mercato. Anche perché la Romaentro il 30 giugno dovrà chiudere il bilancio. E un conto è saper di poter contare sui soldi della Champions (in questa stagione 77 milioni dovuti al fatto che il market pool è stato diviso in due e il club ha raggiunto gli ottavi di finale della competizione) per il prossimo esercizio che si chiuderà nel 2017; un altro è rischiare, dovendo passare per le forche caudine dei preliminari ad agosto (dove attualmente la Roma potrebbe incontrare una tra Villareal, Manchester City, Bayer Leverkusen, Lione, Porto, Olympiacos e Psv) di rimanerne senza. Anche perché il mercato giallorosso già si è messo in moto, in modo tra l’altro dispendioso. A Trigoria hanno deciso di riscattare sia Ruediger (9 milioni) che El Shaarawy (13): in bilico quello di Digne (Psg vuole 16, Roma ferma a 8). Nel caso di Ibarbo, non sarà invece una scelta ma un obbligo: altri 8 milioni. Nel frattempo sono state pagate due rate (le altre due a luglio e dicembre) dei 16,5 milioni sborsati per Gerson mentre non sono note le modalità di pagamento dei 7,5 milioni diAlisson. A conti fatti, pronti, via la Roma già fa registrare un segno meno di oltre 50 milioni. È chiaro che nel bilancio che si chiude al 30 giugno, alcuni costi potrebbero essere defalcati (leggi 9 milioni di Gerson e buona parte di Alisson) e trasferiti nell’esercizio successivo, il che alleggerirebbe la necessità di dover rientrare (anche sePerotti e Zukanovic, inizialmente prestiti, sono stati già riscattati). Il problema però rimane. Perché alcuni calciatori, che a Trigoria ritenevano potessero diventare una sorta di assegni circolari, rischiano invece di diventare dei pesi imprevisti.
Fonte: IL MESSAGGERO - CARINA