Garcia: «Manca la testa»
Improvvisamente Rudi Garcia si è reso conto di non essere capitato nei giardini dell’Eden. Semmai in un più prosaico orto maltrattato dagli elementi e bisognoso di molte cure e molta attenzione per produrre frutto. Naturalmente se lo immaginava, però voleva capire fino a che punto fosse necessario lavorare giorno e notte sulla Roma e quanto invece fosse possibile lasciar fare alla natura, al puro talento di cui la squadra non è sprovvista.
PER IL BAVERO - Garcia urla a bassa voce perché tutti lo sentano forte e chiaro. Pur sapendo che in fondo la sua Roma sta girando nella direzione e alla velocità giuste. E che si può fare di più. «Pjanic aveva la febbre a 39, De Rossi il collo bloccato. Senza di loro non ci sono molte soluzioni a centrocampo. Comunque Strootman può giocare in qualsiasi posizione e agire anche da regista». A volerci vedere un messaggio, anche qui Garcia sembra alzare il dito ammonitore. (...)
Meglio chiassosi che rassegnati. Quindi Garcia non ha fatto drammi sul diverbio di parole e gesti con Maicon a metà del secondo tempo. Il brasiliano, reduce da cinque infortuni cinque, voleva il cambio, l’allenatore lo ha ritardato. «Stavamo solo discutendo sul modo migliore di coprire in difesa», è la versione ufficiale di Garcia. (...)
Fonte: Corsport