Rassegna stampa

Garcia: "Sarà dura ma andiamo a Milano per vincere"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 15-12-2013 - Ore 16:07

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Garcia:

Nonostante la classifica dica che tra la Roma e il Milan ci sono 19 punti di differenza, Garcia non si fida e non vuole abbassare la guardia: «Tutti sanno che il Milan ha giocatori di alto livello, non si passerebbe il girone di Champions senza una squadra con giocatori forti. Giocare in casa loro è ancor più difficile, ma andremo lì per vincere, per prendere i tre punti, anche se sarà dura. Ma è il nostro obiettivo e la nostra ambizione». Lui si dichiara «il più ambizioso di tutti», ma è l’unico a non aver ancora detto apertamente che la Roma lotta per lo scudetto: «Vedremo alla fine, non dico nulla di diverso, ma dico solo che dobbiamo puntare allo sprint con le favorite, che per me sono Juve e Napoli. Perché mettere una pressione supplementare sulla squadra? Vogliamo finire il più in alto possibile. Anche primi, perché no. Non siamo programmati per vincere, ma non vuol dire che non finiremo primi. Mancano ancora 23 giornate, mi sembra, ci sono tanti punti da prendere e faremo di tutto per prenderli». Con Totti in campo le cose potrebbero diventare più semplici: «Di sicuro con Francesco siamo più forti, ma sia lui sia Destro non hanno una partita intera nelle gambe. La cosa interessante è che il capitano ha fatto una settimana di allenamento intera e sembra più pronto per aiutare la squadra e per dare il meglio di se stesso, anche se non è al 100%. La cosa bella è che sia tornato, per il gruppo e per la forza della squadra è molto meglio averlo».

All’assenza di Pjanic preferisce non pensarci e guardare invece a chi è a disposizione: «Meglio pensare positivamente, alla squadra che giocherà. Non saremo più deboli con un altro giocatore. Forse saremo meno forti sul piano tecnico, ma magari più forti sul piano fisico». Del Milan teme Balotelli e Kakà: «Sono grandi giocatori, lo sappiamo tutti. Balotelli può segnare in ogni momento e Kakà mi piace, è un giocatore completo. Dobbiamo fare di tutto per non lasciare loro spazio, ma il Milan è anche altro: singolarmente sono tutti forti, ma anche noi abbiamo una bella squadra. Vogliamo fare il nostro gioco, anche se sappiamo che una squadra che si qualifica agli ottavi di Champions può essere solo una squadra con giocatori di talento e di buon livello». L’eliminazione di Juventus e Napoli non è per Garcia un fattore che inciderà sul resto del campionato: «Non giocheranno la Champions, ma giocheranno l'Europa League e andando avanti in questa competizione si incontrano squadre forti. Non è una coppa di basso livello, io firmerei oggi per vincere l'Europa League. Per loro forse è lo stesso».

Questione di ambizione. Il Milan è rimasto in corsa e il presidente Berlusconi ha voluto far sentire la sua presenza sia prima dell’Ajax sia prima della Roma, Garcia dall’esterno preferisce non dare giudizi su di lui: «Non lo conosco e non posso dire nulla. Sono qui da 5 mesi e ho tanto da fare con la mia squadra, tanto che non ho visto se è un presidente che interviene o meno. Il mio è importante, James Pallotta, un uomo di grande livello. Bisogna avere un rapporto vicino con il proprio presidente, perché così si possono fare cose importanti per la squadra, soprattutto sul piano psicologico». Pallotta ha portato fortuna con la Fiorentina, Garcia spera che Berlusconi non faccia lo stesso effetto a San Siro.

Fonte: ILTEMPO.IT - MENGHI

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