Rassegna stampa

Il vero leader della nazionale brasiliana

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 22-02-2017 - Ore 10:16

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Il vero leader della nazionale brasiliana

IL TEMPO - GIUBILO - Ero nel salotto di Dino Viola, quando si allontanava l’obiettivo Zico. Non ci misi molto a convincerlo che il vero leader della nazionale brasiliana che gli Azzurri avevano appena disintegrata era Paulo Roberto Falcao. E il presidente giallorosso accolse il suggerimento con entusiasmo, bravo a intuire le straordinarie potenzialità di questo giocatore che avrebbe lasciato una traccia indelebile nella storia della Roma. A Paulo mi ha legato, fin dal suo arrivo, un vincolo di amicizia che non avrebbe mai conosciuto confini e che ancora si protrae attraverso i frequenti contatti telefonici. Ricordo con profondo affetto e malinconia, la sera in cui eravamo a cena insieme e Paulo mi spiegò come il rapporto con la Roma si fosse ormai deteriorato, fino a rendere inevitabile il distacco. Anche perché la stima nei suoi confronti da parte di Viola si era incrinata in modo irreversibile.

Così quella si rivelò una cena d’addio a una città che il fuoriclasse brasiliano amava profondamente. Il presidente aveva scelto la strada di una separazione che si sarebbe rivelata definitiva. Una grave perdita per la Roma, ma equivoci e voci interessate di mercato avevano reso quasi impossibile la convivenza con la dirigenza giallorossa. Da allora, abbiamo sempre tenuto acceso un rapporto di reciproca stima ancora viva, a distanza di troppi anni, anche quando era stato lui a intraprendere la mia professione, ottenendo il successo che la sua intelligenza e la sua cultura meritavano. Un peccato che la storia sia stata turbata da voci malevole, senza che però il grande amore di Falcao per la Capitale e per i romani fosse rovinato. Sono orgoglioso di avere conservato il suo affetto. L’abbraccio che ci siamo scambiati quando è venuto a Roma rimane uno dei miei ricordi più belli.

Fonte: Il Tempo - Giubilo

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