Rassegna stampa

Italia brutta e povera, il Pallone d’Oro non è cosa nostra

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 29-10-2014 - Ore 07:48

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Italia brutta e povera, il Pallone d’Oro non è cosa nostra

L’ennesima conferma della pochezza del calcio italiano è piombata dalla sede dalla Fifa. Nessun giocatore italiano inserito nella lista dei 23 candidati per il Pallone d’oro del 2014 e, soprattutto, soltanto un rappresentante dell’intera serie A, il francese della Juventus, Paul Pogba. Poche sorprese, per la verità. Già nel 2009, nel 2010 e nel 2011 non avevamo espresso neppure un pretendente al premio, mentre lo scorso anno avevamo potuto tifare per il solo Andrea Pirlo, planato infine al decimo posto della graduatoria con l’1,11% dei voti. Siamo insomma in crisi nera, e lo sappiamo. Ma, evidentemente, l’Italia si spende ancora poco e male per trascinarsi di là delle secche. Se non altro, il naufragio imperante ha ricevuto un sollievo minimo da un contrappeso di valore, visto che Carlo Ancelotti e Antonio Contesi sono accreditati per il Pallone d’oro degli allenatori. «Sono onorato», ha esclamato il ct della Nazionale. «E, quanto al nostro movimento, è vivo ed è capace di trasmettere idee innovative e vincenti», ha raccontato.

L’ELENCO - L’elenco è letteralmente allagato dalla Germania, che può vantare sei giocatori. Eccolo: Cristiano Ronaldo, Messi, Bale, Benzema, Diego Costa, Courtois, Di Maria, Goetze, Hazard, Ibrahimovic, Iniesta, Kroos, Lahm, Mascherano, Mueller, Neuer, Neymar, Pogba, Sergio Ramos, Robben, James Rodriguez, Schweinsteiger e Yaya Touré. Facile ipotizzare che la vera sfida opporrà uno dei tedeschi a Messi e a Ronaldo, il detentore. Curiosamente, lo stipendio medio degli aspiranti è di 11,8 milioni di euro (fonte, calcioefinanza.it): e Pogba, l’unico del nostro campionato, è il penultimo della classe con 5 milioni. Il 1° dicembre la Fifa diramerà i nomi dei tre giocatori (ed allenatori) che avranno calamitato la maggioranza dei voti ma non indicherà l’ordine: l’appuntamento è fissato per il 12 gennaio del 2015 a Zurigo. Rudi Garcia ha proposto una chiave di lettura. «Credo che la particolarità di questo anno è legata al fatto che si sia giocato il Mondiale. Noi però dobbiamo fare in modo di vedere alcuni giocatori della Roma nella lista dell’anno prossimo», si è augurato.

Fonte: IL MESSAGGERO - SACCA’

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