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È un’Italia fragile, Pellè risponde a Martial, poi comanda la Francia-Con Israele Ventura sarà senza Bonucci e De Rossi

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 02-09-2016 - Ore 07:03

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È un’Italia fragile, Pellè risponde a Martial, poi comanda la Francia-Con Israele Ventura sarà senza Bonucci e De Rossi

IL CORRIERE DELLA SERA - BOCCI - La prima Italia del nuovo corso ha quasi gli stessi uomini e gli stessi principi di quella di Conte, ma non l’ardore, l’intensità e l’attenzione difensiva che all’Europeo avevano esaltato il contismo . La Francia vicecampione d’Europa, con sei giocatori diversi rispetto alla finale di Saint Denis, ha una marcia in più e rovina il debutto di Ventura. Il c.t. ha tre giorni di tempo per rilanciare gli azzurri prima dell’esordio nelle qualificazioni Mondiali in Israele. C’è tanto da fare.

L’esame di Bari è spietato: la squadra non è pronta. Quando manca il talento, servono organizzazione e gioco di squadra, quello che il vecchio c.t. aveva costruito con pazienza nei lunghi giorni di Coverciano e Montpellier. Ventura deve improvvisare. E lavorare. Sui meccanismi della tremolante difesa, sulle distanze tra i reparti, sugli inserimenti dei centrocampisti. Ci consola l’esordio di tre giovani, tutti nel secondo tempo: Rugani, Belotti e Gigio Donnarumma, che con i suoi 17 anni è il portiere più giovane a indossare l’azzurro anche se il terzo gol, quello che fissa il risultato sul 3-1 per i Galletti di Deschamps, è anche un suo errore.

L’inizio è un colpo al cuore. Perché una parte, per fortuna piccola, della curva nord barese si lascia andare a fischi miserabili durante l’inno francese e dopo poco più di un quarto d’ora Chiellini, uno degli uomini più affidabili del gruppo, liscia il lancio di Pogba che diventa l’assist ghiotto per l’1-0 di Martial. Sia i tifosi che l’Italia trovano il tempo di rimettersi in piedi: la curva espone un bello striscione di incoraggiamento per il piccolo Matteo, il figlio di Bonucci e gli azzurri pareggiano il conto nel giro di quattro minuti con Pellè. L’uomo del cucchiaio sciagurato nei rigori palpitanti contro la Germania si riscatta alla grande: la finta, con cui manda fuori tempo Varane, è un gioiello nella cupa notte barese.

Ma la Francia controlla bene il gioco, fa girare la palla, vince senza strafare. Il gol del secondo vantaggio è un’altra incertezza difensiva dei nostri: Giroud con una mezza girata, dopo un’inzuccata di Kurzawa, anticipa ancora Chiellini. Ventura in panchina assiste sconsolato. La sua Italia si accende all’improvviso, sfruttando la qualità di Candreva sulla fascia, le sponde di Pellè, il movimento di Eder. Troppo poco.

Gli azzurri, prima dell’intervallo, invocano un rigore (testa di De Rossi e tocco incriminato di Kurzawa), ma il primo esperimento Var fa in pieno il suo dovere e all’arbitro Kuipers arriva il consiglio giusto: il fallo di mano non c’è.

A inizio ripresa, quando bisognerebbe accelerare il ritmo, Ventura pensando a Israele comincia la girandola delle sostituzioni. L’Italia è generosa, ma inconcludente. I francesi si difendono senza penare e prima della fine colpiscono con il terzino Kurzawa per il definitivo 3-1. Bari, alla fine, risparmia i fischi alla Nazionale. Ma l’inizio non è incoraggiante. Contro Israele servirà di più. Peraltro saremo senza Bonucci, che ha dato definitivamente forfait, e senza l’infortunato De Rossi. Anche Barzagli è a rischio. Emergenza assoluta.

Fonte: IL CORRIERE DELLA DELLA-BOCCI

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