Rassegna stampa

Iturbe non molla: «La mia testa è qui. Gruppo fortissimo»

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 04-09-2016 - Ore 08:07

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Iturbe non molla: «La mia testa è qui. Gruppo fortissimo»

LA GAZZETTA DELLO SPORT - PUGLIESE - A volte ci sono volti inattesi, quelli che pensi siano in un angolo e che difficilmente riescano ad uscire fuori ancora. Proprio come quello di Manuel Iturbe, il più grande punto interrogativo della Roma americana, il giocatore che ha più diviso che unito e che anche quest’estate sembrava destinato altrove. Ed invece alla fine è rimasto con un virata all’ultima curva, proprio come era successo la scorsa estate. All’epoca Sabatini si rimangiò la sua parola con il Genoa, questa volta è successo con il Lione. Adesso toccherà a Iturbe cambiare il finale della scorsa stagione, quando dopo 4 mesi di malinconia la Roma l’ha spedito al Bournemouth. E, magari, in tal senso può aiutarlo anche il gol di ieri, quello con cui la Roma ha sbloccato la sfida con il San Lorenzo e regalato un sorriso al sudamericano. Che ha dedicato il gol alla sua Guadalupe con il solito classico cuore formato dalle due mani.

VOGLIA DI RIVINCITA - «Sono molto felice di essere rimasto, lo sono dal primo giorno in cui sono tornato dopo l’esperienza in Inghilterra – dice l’attaccante –. Gli ultimi tre giorni di mercato si è parlato molto di una mia cessione, ma io avevo la testa qui. Questa squadra ha un bel gruppo, molto forte. E io sono contento di farne parte». Ed allora toccherà a Spalletti rianimarlo, riportarlo ad essere da vero un calciatore, magari anche decisivo. «Il mister mi ha detto di pensare solo a lavorare nel modo giusto, a fare quello che mi chiede lui e basta. Sono io quello che deve lavorare in campo e aiutare i compagni».

IL BABY NUOVO - Con Iturbe ieri la gloria se l’è guadagnata anche il giovane Sidy Keba, classe ‘98, attaccante senegalese arrivato a Trigoria a dicembre dello scorso anno (6 gol in tre partite), quando partecipò alla tournée americana della Primavera, senza poi poter essere tesserato. La Roma lo aveva preso dallo Spoltore, club abruzzese di prima categoria. Poi è riuscito a tesserarlo solo quest’estate. Attaccante largo, sa cercare la profondità e ieri si è fatto trovare pronto sullo spunto di Bruno Peres. Poi ha festeggiato a modo suo, con una bella capriola e un’esultanza da grande. Se l’è meritato, va capito.

Fonte: La Gazzetta dello Sport - Pugliese

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