Rassegna stampa

L’EuroLeague per pochi intimi. Roma, la casa è quasi deserta

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 29-09-2016 - Ore 08:16

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L’EuroLeague per pochi intimi. Roma, la casa è quasi deserta

LA GAZZETTA DELLO SPORT – ZUCCHELLI - Poco più di 7mila abbonati (7.819 per la precisione), 5mila biglietti venduti, la speranza che oggi ci sia una mini impennata e si arrivi a toccare quota 15mila. Sarà l’avversario poco prestigioso, sarà che l’Europa League non è la Champions, sarà il giorno fe­riale, sarà l’orario (21.05), sarà la situazione dell’Olimpico, sa­rà il momento che sta attraver­sando la squadra, ma stasera la Roma giocherà davvero davan­ti a pochi intimi. Mai, da quan­do c’è la nuova proprietà, una partita europea aveva chiama­to così poche persone allo sta­dio: dai 50mila del 25 agosto 2011 contro lo Slovan Bratisla­va al deserto previsto contro l’Astra Giurgiu, Totti – se gio­cherà – e compagni dovranno fare di necessità virtù, con la speranza che le parole di Spal­letti di ieri sull’unione e la coe­sione dell’ambiente possano servire a qualcosa.

STRISCIONI E SALUTI – Detto che molti tifosi che erano nel settore ospiti a Torino hanno gradito poco come la squadra al fischio finale sia tornata in fret­ta e furia nello spogliatoio, col solo Florenzi a girarsi per un ra­pido saluto, lo striscione di ieri al Colosseo che chiedeva rispet­to per Spalletti ha trovato d’ac­cordo la maggior parte dei ro­manisti. Realizzato da alcuni gruppi organizzati, che scelgo­no sempre quella parte diRoma per manifestare il loro pensiero (in pochissimi entrano allo sta­dio), è piaciuto tanto al tecnico, che ne ha parlato in conferenza stampa. Basterà a riempire un po’ l’Olimpico? Difficile. Anche se stavolta almeno non si do­vrebbero sentire i cori dei tifosi ospiti, visto che non sono attesi supporter dalla Romania. Lo spazio di stadio a loro dedicato, comunque, dovrebbe essere aperto, perché molti tagliandi sono stati acquistati da romeni che vivono in Italia, nella Capi­tale e nella regione laziale.

VERSO L’INTER – Il colpo d’oc­chio sarà migliore domenica sera contro l’Inter, quando gli spettatori potrebbero sfiorare quota 40mila. Un flop fino a qualche anno fa, un successo di questi tempi, visto che sareb­bero più del doppio di questa sera. Non ci saranno i gruppi dell’Inter, che resteranno a Mi­lano per solidarietà ai tifosi della Roma, ma i giocatori ri­schiano di trovarsi di nuovo a giocare in uno stadio che è di casa soltanto sulla carta. Ma­gari le polemiche scatenate dall’intervista di Ilary Blasi, le successive parole di Totti e la reazione di Spalletti potranno aiutare: «Bisogna rispettare la Roma e il nostro modo di lavorare», ha ribadito ieri il tecni­co. I primi a farlo, però, do­vranno essere i giocatori, che da troppo tempo in Europa espongono loro stessi e la so­cietà a brutte figure. Davanti a tanti o pochi spettatori, spesso rischia di essere un dettaglio. E Pallotta? Ieri era a Londra a ve­dere l’Arsenal con Baldini. Al­tro che Astra Giurgiu.

Fonte: La Gazzetta dello Sport - Zucchelli

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