Rassegna stampa

L’Olimpico «paga» per la protesta della Sud

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 23-06-2017 - Ore 08:07

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L’Olimpico «paga» per la protesta della Sud

IL TEMPO - La Roma meglio in campo che sugli spalti. A dirlo sono i numeri. Se in campionato i giocatori hanno raggiunto la seconda piazza, la stessa cosa non si può dire per il pubblico che risulta essere solo al quinto posto fra le tifoserie più presenti allo stadio dietro ad Inter (46mila), Milan (40mila), Juventus (39mila) e Napoli (36mila). I numeri quest’anno dicono che l’Olimpico in media ha fatto registrare 32.638 presenze, dato anche peggiore di quello dell’anno scorso. Nella stagione 2015-2016, seppure sempre al quinto posto, l’asticella delle presenze si attestava a quota 35 mila circa. Eppure l’era della presidenza americana era iniziata sotto i migliori auspici. Nel 2012-2013 terza posizione con una cifra di circa 39 mila spettatori, l’anno successivo ancora terzi ma con 40mila, fino ad arrivare addirittura ad essere la squadra più seguita nel 2014-2015 superando i 41 mila sostenitori. Eccezion fatta per l’ultima di campionato, che complice l’addio di Totti ha fatto registrare il record stagionale di ingressi (59.716), il dato più «allarmante» è quello relativo ai paganti per ogni match: solo 14 mila, media inferiore anche a quella della Lazio che si attesta a 15mila.

Da registrare, però, come i rivali biancocelesti si fermino ad una presenza media che può contare «solo»20.453 sostenitori. La domanda che sorge spontanea è, perché? In realtà la risposta sembra essere abbastanza facile: l’assenza dei tifosi della Curva Sud nello storico settore del tifo caldo romanista. I problemi non sono da ricercare nei rapporti con società o squadra, bensì con la prefettura. Si, quella prefettura che nell’estate del 2015 per volere dell’allora prefetto Franco Gabrielli volle, per motivi di sicurezza, dividere il settore della curva (sia la Sud che la Nord) con delle barriere. Questa decisione non è mai stata digerita dalle tifoserie di Roma e Lazio che per tutta risposta hanno disertato lo stadio. Ora le barriere sono state rimosse e, da aprile, il settore è tornato ad essere unico. Adesso non ci sono più «ostacoli», il popolo giallorosso può tornare a sostenerei suoi beniamini incitandoli domenica dopo domenica.

Fonte: IL TEMPO

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