Rassegna stampa

La panchina lunga di Eusebio Di Francesco

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 28-06-2017 - Ore 10:35

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La panchina lunga di Eusebio Di Francesco

Panchina lunga a Di Francesco. Non è un augurio, ma una richiesta. Il neo allenatore della Roma non è un aziendalista. Chiede ai suoi giocatori di coprire UNO e QUEL ruolo. Ecco perché incide pesantemente sul mercato giallorosso. La sua idea prevede calciatori funzionali al sistema di gioco. 4-3-3 fatto di forza (fresca) e verticalità. Le richieste coincidono con le esigenze della Roma. Vendere bene e comprare meglio per consegnare una squadra giovane, completa e possibilmente vincente.

Monchi ha preso appunti ed eseguito: il compito, sinora, è perfettamente riuscito. Resta da completarlo entro la prima decade di luglio, quando la Roma andrà in ritiro a Pinzolo. Obiettivo: consegnare una rosa di 23-25 giocatori con almeno un ricambio per ruolo. E allora, proviamo a immaginarla, questa rosa carica di petali.

DIFESA

In porta Allison e Skorupski. Terzo Lobont, più adatto al ruolo di uomo spogliatoio. Di Francesco ha chiesto e ottenuto rinforzi: Karsdorp (16 milioni + bouns) è tanta roba: il posto da titolare è suo, considerando le difficoltà di Bruno Peres. A sinistra prima tegola: Palmieri non tornerà prima di ottobre (nella migliore delle ipotesi) e quindi c’è solo Mario Rui che fra l’altro non vede l’ora di andarsene. Numericamente, c’è qualcosa da fare. Coppia centrale composta, considerando certo l’addio di Manolas da Rudiger- Fazio. Uno veloce, l’altro statuario. La prima alternativa è Moreno (6 milioni,c apitano del Messico, ma già etichettato come “bidone” e chi sa perchè). Poi c’è Juan Jesus che può sdoppiarsi anche sulla sinistra. E poi, finalmente, tu: Nura. potrebbe finalmente essere la sua stagione. Ricapitolando: Karsdorp (Peres/Nura) Rudiger (Moreno) Fazio (Juan Jesus) Rui(Palmieri/Peres/Jesus).

Costo del reparto: 22 Milioni. Se vende Manolas a 35, Monchi ha fatto 13.

CENTROCAMPO

Di Francesco è stato chiarissimo: Nainggolan e Strootman sono mezzali. Quindi, accantonato il 4-2-3-1 il belga e l’olandese giocheranno al fianco di Daniele De Rossi, individuato come playmaker o vertice basso del triangolo. La prima alternativa è Pellegrini (10 milioni) , autore di un ottimo campionato e consacratosi a livello europeo con l’Under 21. Se Paredes, come sembra, andrà a vestire la maglia dello Zenit (25-30 milioni) è pronto Gonalons: Monchi staccherebbe un assegno da 5 milioni di euro per assicurarsi il centrocampista capitano del Lione: monopasso come Paredes, ma più esperto e di sicuro affidamento. Comunque più accessibile rispetto a Seri, scommessa da 40 milioni. Troppi. A Monchi, ne bastano 15 per consegnare al tecnico un centrocampo ricco di alternative, considerando il rientro di Florenzi. Di Francesco è “figlio” di Zeman. Quindi è facile che collochi il ragazzo come mezzala. Dunque: De Rossi (Gonalons) Nainggolan (Pellegrini) Strootman (Florenzi). Ci siamo tutti? No, manca Gerson, oggetto misterioso da ricollocare. Nel frattempo i conti tornano: 15 milioni spesi a fronte di un 25/30 da incassare. Ragionere, scriva: sono altri 10-15 milioni.

ATTACCO

Di Francesco non perderà il sonno per l’addio di Salah. Offerta indecente a parte, (42 milioni) l’egiziano è discontinuo. Farica a restare dentro la partita per tutti i 90′ e se ha la palla sul destro, abbandonate ogni speranza. Venderlo a quella cifra è un affare per tutti. Il sostituto? Berardi. Rispetto all’egiziano, l’esterno (forse ex?) del Sassuolo ha meno qualità, ma più soluzioni: Salah ha solo un modo per andare in porta. Berardi almeno tre: partendo dall’esterno, inserendosi da dietro, o concludendo da fuori. Si può fare, purchè il Sassuolo, abbassi le pretese. 25 milioni sono troppi. A 20 si chiude e sono tutti contenti. Specialmente il cassiere giallorosso che registrerebbe l’ennesimo “+”: 42-20/22 fa esattamente 20-22 milioni in tasca e un giovane talento in casa. Resta da completare il reparto: Ghezzal, del Lione, si può prendere a parametro zero. Perotti ed El Shaarawy non si toccano. Riassumendo, i famosi sei attaccanti a disposizione sarebbero: Berardi, El Shaarawy, Perotti, Dzeko, Ghezzal e…ops ne manca uno: occhio a Jovetic. Monchi lo ha portato a Siviglia. All’Inter è chiuso e sarebbe un ottimo vice Dzeko. Verrebbe a Roma? Può essere, purchè a costi contenuti. Altrimenti si guarda altrove. Metodo Monchi: sic et simpliciter, plusvalenza e competitività.

Alisson (Skorupski)

Karsdorp (Peres/Nura) Rudiger (Moreno) Fazio (Juan Jesus) Mario Rui (Palmieri/Peres/Jesus)

De Rossi (Gonalons) Nainggolan (Pellegrini) Strootman (Florenzi)

Perotti (Berardi?) Dzeko (Jovetic?) El Shaarawy (Ghezzal?)

Fonte: ilposticipo.it-L. Pellicone

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