Rassegna stampa

LA Premier vola, Bundes a ruota, Liga in attivo

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 04-03-2016 - Ore 07:49

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LA Premier vola, Bundes a ruota, Liga in attivo

GAZZETTA DELLO SPORT - BIANCHIN - Un milione al giorno e il campione si leva di torno. La Serie A perde 365 milioni all’anno, cifra spaventosa soprattutto se paragonata al resto d’Europa: il mondo del calcio va in direzione contraria, guadagna o al massimo contiene il passivo. Inghilterra e Germania hanno un’altra velocità: una supercar contro un triciclo. Non siamo in prima fila (e questo si sapeva), ma neanche in seconda. La Spagna non è regina di virtù ma è trainata dai giganti Real e Barcellona, mentre la Francia tutto sommato sembra poter contenere le perdite. 

INGHILTERRA Le squadre di Premier hanno chiuso i bilanci 2013-14 con un profitto aggregato di 228 milioni di euro, prima delle tasse. Tanti soldi, e fin qui si capisce. Dettagli economici: il 2013-14 è stata la prima stagione con un attivo in questa voce dopo 15 anni di rosso, merito del contratto triennale (2013-2016) firmato per la vendita dei diritti tv in Inghilterra e all’estero. Dettagli economico-sportivi: lo United vola per il prestigio internazionale, il Chelsea oscilla tra attivo e passivo, il City nel 2014-15 ha abbandonato il rosso per i profitti e punta forte sul City Football Group, network che comprende Manchester City, New York City, Yokohama Marinos e Melbourne City. Il futuro sembra loro. Morale: in campo contro gli inglesi possiamo vincere (visto City-Juve?), in banca no. Il fatturato delle 20 squadre di Premier per il 2013-14 è arrivato a 3,9 miliardi di euro, quello della Serie A 2014-15 è fermo a 1,8. 

GERMANIA I tedeschi sono più bravi, non c’è gara. Troppa organizzazione, nonostante introiti normali dai diritti tv. I dati del 2014-15 sono già disponibili, cortesia della Bundesliga: per noi un deficit di 365 milioni, per loro un profitto netto (post-tasse) di 51 milioni. Il Bayern è leader ma la chiave qui è nella solidità generale, nella virtù dei club di medio livello. Il patrimonio delle 18 squadre per la prima volta ha superato il miliardo, cifra largamente superiore allo stesso dato italiano, grazie ad alcuni club sottovalutati nella percezione generale. Nella «Money League» di Deloitte, il Borussia Dortmund è all’undicesimo posto per fatturato (a un passo dalla Juve) e lo Schalke quattordicesimo, davanti a Napoli, Inter e Roma. 

SPAGNA Paese unico, con dinamiche a parte. Real e Barcellona sono due delle top 4 dell’economia calcistica mondiale assieme a Manchester United e Bayern: per loro le entrate crescono più dei costi e le due Champions vinte in due anni danno una mano anche ai bilanci. Il profitto prima delle tasse per il 2013-14 è stato di 156 milioni, inferiore al livello della Premier, comunque ottimo se rapportato all’Italia. Per il futuro saranno importanti i conti delle medio-piccole e il rapporto tra stipendi e fatturati, ancora superiore al 60%. 

FRANCIA Nazione in evoluzione, condizionata dall’impatto economico del Psg sulla lega e dalla maxi sponsorizzazione (gonfiata) della Qatar Tourism Authority sul bilancio dei parigini. La Ligue 1 ha chiuso il 2013-14 con un risultato netto negativo: -102 milioni. Per il 2014-15 è stata fatta una previsione, poco significativa, di -44 milioni, che per i francesi è incoraggiante. Il campionato resta inferiore a Premier, Liga e Bundesliga, pagando lo squilibrio tra Parigi e il resto della nazione. I risultati nelle coppe confermano: Psg ancora vivo, tutte le squadre di Europa League eliminate. Almeno in questo, stiamo meglio noi. 

Fonte: GAZZETTA DELLO SPORT - BIANCHIN

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