Rassegna stampa

La Roma-camaleonte si avvicina a Defrel

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 21-01-2017 - Ore 10:31

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La Roma-camaleonte si avvicina a Defrel

TUTTOSPORT - CARINA – Il paradosso è servito. Anche il successo per 4-0 sulla Sampdoria in Coppa Italia conferma una tendenza: la Roma ha blindato la porta. Con quella dell’altra sera, i giallorossi sono riusciti a tenere la porta inviolata in sei delle ultime otto partite. Curiosità vuole che questo cambio di passo sia coinciso con l’assenza di Salah. Prima per infortunio e attualmente per la Coppa d’Africa, la mancanza dell’egiziano doveva rappresentare un peso nella rincorsa alla Juventus. Da un evidente minus tecnico, Spalletti è riuscito a trasformarlo in valore aggiunto che ha permesso alla Roma di mutare in una squadra cinica, fisica, difficile da superare. In una parola: pratica. È chiaro che se, da una parte, il cambio di marcia coincide con l’assenza dell’egiziano, dall’altra dipende soprattutto dal diverso assetto tattico e dalla sterzata caratteriale che il tecnico è riuscito a imprimere al gruppo. I risultati lo confermano: dopo Roma-Pescara del 27 novembre, vinta con grande sofferenza per 3-2, Spalletti dà vita – complice l’infortunio di Salah in allenamento – a una rivoluzione. Nasce la Roma con un terzino in più (Peres) e un attaccante in meno e con un centrale Rudiger che si sposta sulla fascia, capace di dar vita alla ormai famosa «difesa tre e mezzo» (copyright di Spalletti).

CAMBIO PELLE – Un cambio di marcia che garantisce solidità e che rende semplici anche le partite più scivolose, a prescindere dalla scelta degli interpreti. Il cruccio del tecnico dei primi mesi («Noi, per vincere, dobbiamo sempre essere belli: questo non è possibile in ogni gara e quindi dobbiamo riuscire ad arrivare al successo anche in altro modo») è ormai finito nel dimenticatoio: la Roma ora sa vincere senza incantare. Genova e Udine in campionato lo dimostrano. Ma poi, se si tratta di giocare a pallone e dare spettacolo, bastano 20 minuti per vedere una squadra che prende a pallonate la Sampdoria, come accaduto giovedì in Coppa Italia all’Olimpico. Questa facilità di cambiare pelle è una freccia in più per Spalletti, bravo a capire che anziché sostituire Salah con l’omologo El Shaarawy, era arrivato il momento di cambiare qualcosa. La nuova formula paga: le 4 partite (delle ultime 6) in cui la Roma ha vinto senza prendere reti (il totale ora è salito a 10: 8 successi più lo 0 a 0 di Empoli e contro l’Astra Giurgiu in Europa League) sono lì a dimostrarlo. Quattro vittorie pesanti. Di sostanza e personalità.

COUNTDOWN MERCATO – Un cambio di atteggiamento che non ha scalfito la facilità con la quale la Roma trova la via della rete. In stagione, comprese le Coppe, Dzeko e compagni sono arrivati già a quota 62. Ma Spalletti non si accontenta e alla società ha chiesto un esterno offensivo capace di sostituire anche il bosniaco. Una scelta in controtendenza con quella espressa prima di Natale quando chiedeva con insistenza un centrocampista. Anche se questa ricerca non è stata accantonata del tutto. La richiesta d’informazioni su Hiljemark, che però sembra destinato alla Dinamo Kiev, e la questione Baselli lo confermano. Ma le priorità ora sono per il trequartista/attaccante. Con Feghouli che chiude al trasferimento («Non sto pensando di lasciare il West Ham. So che due squadre sono interessate a me, ma ho un contratto che voglio rispettare. Londra è una grande città e mi piace molto. Per ogni calciatore è dura restare fuori, ma ora le cose stanno andando meglio e sono contento») il sogno rimane Defrel per il quale si continua a trattare con il Sassuolo. Dopo le intransigenze sulla cessione manifestate nei gironi scorsi dai dirigenti neroverdi, ora si apre qualche spiraglio. Ieri c’è stato un altro incontro tra i due club e qualcosa si sta muovendo, anche perché l’attaccante francese ha già dato il proprio benestare al trasferimento in giallorosso. Una trattativa che potrebbe comprendere alcuni giovani da girare al Sassuolo. Le alternative sono sempre meno: Deloufeu ha trovato l’accordo col Milan e va quindi depennato. Al netto di qualche nome a sorpresa che il ds Massara custodisce gelosamente, rimane in corsa Jesé. Doveva/voleva andare al Las Palmas ma il Psg ha puntato i piedi. Il Middlesbrough preme ma lo spagnolo è sempre a Parigi e si allena da solo.

Fonte: Tuttosport - Carina

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