Rassegna stampa

La Roma dal prefetto per riavere i tifosi

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 11-11-2015 - Ore 09:41

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La Roma dal prefetto per riavere i tifosi

IL TEMPO – AUSTINI - Effettivamente è stato un bel weekend, la squadra sembra andare sempre meglio, è in gran forma, corre per 90', davvero fenomenale! Io ho vissuto la partita con maggiore tranquillità, non ho dovuto come al solito scavare un solco in casa passeggiando nervosamente su e giù.

La sensazione è che l'AS Roma sia sulla strada giusta

Tutto sta andando per il meglio, la squadra gioca bene, soltanto un po’ di preoccuapazione riguardo a qualche infortunio, adesso purtroppo Salah resterà fuori per qualche settimana. Ma questa sosta per le Nazionali viene bene per recuperare qualche giocatore acciaccato. In generale Rudi e il suo staff tecnico stanno lavorando davvero molto bene anche sotto il profilo tattico. La squadra e i giocatori, molti dei quali ricordiamo sono nuovi, stanno affinando l'intesa.

Sulla qualità della rosa complessiva e sui giocatori meno attesi

L'avevamo già visto settimana scorsa contro l'Inter: una gara dominata dall'inizio alla fine, solo un grande Handanovic ci aveva negato la vittoria e il gol. Il 99% delle persone, alla vigilia di un derby, se gli avessero detto "Giocheremo senza De Rossi, Pjanic, Strootman a centrocampo", avrebbero pensato "come faremo?" La risposta l'abbiamo avuta domenica. In merito alla difesa Castan sta recuperando sui suoi livelli migliori, non vedo l'ora di ritrovarlo in campo. Nel complesso i giocatori stanno affinando questa intesa e capendo meglio qual è la loro posizione in campo. Il derby è stata la nostra migliore partita stagionale e adesso serve continuare su questa strada.

Sulla polemica venutasi a creare dopo una sua battuta

Non capisco molto bene l'italiano ma di sicuro ce la faccio a comprendere il senso delle prime pagine dei giornali. Quello che è emerso non è assolutamente quello che ho detto, senz'altro non era quello lo spirito con cui ho fattto quelle affermazioni, stavo semplicemente scherzando. Anzi, qualcuno mi ha inviato il video dei tifosi fuori dall'hotel prima della partita. Ho trovato bellissimo che questi tifosi, nonostante i loro problemi e la loro protesta, abbiano avuto la voglia di recarsi lì per sostenere la squadra. Stavo guardando la partita con Alex Zecca e altri amici, a nostro modo stavamo formando una sorta di Curva Sud. Assolutamente non posso essere contro i nostri stessi tifosi. Anzi, stiamo lavorando alacremente per trovare una soluzione a questo problema che speriamo di risolvere. La prossima settimana sono già in calendario degli incontri con il Prefetto. I nostri tifosi ci mancano, abbiamo un bel gruppo e una bella squadra, le cose stanno andando bene ma non è la stessa cosa senza di loro. Speriamo che questa soluzione sia davvero vicina. Sinceramente non so quante altre volte dovrò ripetere che non sono contro i tifosi, o almeno contro i veri tifosi, mentre avrò sempre dei problemi contro quelle persone (non li chiamo tifosi) che nuocciono alla squadra, quelle persone che denigrano e infangano i nostri giocatori, che magari li chiamano sotto la Curva per insultarli. lì non ci stiamo ma non c'è dubbio che il 99,9% dei tifosi siano dei tifosi fantastici. In fin dei conti credo che le nostre azioni siano molto chiare e parlino da sè: nei 3 anni in cui abbiamo iniziato a operare in questo senso, anche con l'ingresso di Italo Zanzi e Mauro Baldissoni, abbiamo fatto delle ottime cose. Vogliamo rendere questo club uno tra i più importanti del mondo e vogliamo rendere i nostri tifosi orgogliosi, dovunque siano, a Roma, in Italia, in Europa o negli Stati Uniti. Ecco, il nostro obiettivo è soltanto quello: essere concentrati per lavorare e creare una grande squadra.

Come ha esultato al derby? Ha visto l'esultanza di De Rossi?

L'ho vista, ho visto Daniele con quale calore e quale passione partecipava alla partita. Anch'io le partite le vivo così, in un certo senso, "male", con tantissimo nervosisimo. La settimana scorsa ero a Miami per delle riunioni, e lì a South Beach c'è un grande fan club della Roma ma non riesco ad andarci, perché non riesco a stare fermo, sono troppo nervoso. Preferisco stare a casa, accendere tantissimi televisori e iniziare a camminare nervosamente da una stanza all'altra per non perdere nemmeno un istante della partita. Anche allo stadio non riesco a stare seduto nello stesso posto per tutta la partita, era la stessa cosa quando seguivo le partite del Celtic, con la Roma ancora di più. Mi fa sorridere la reazione di Daniele e anche quella di Florenzi in panchina, con il cappuccio calcato sugli occhi sembrava un bambino in attesa trepidante di qualcosa.

Ci piacerebbe seguirla per 90' durante una partita dell'AS Roma.

Se facciamo una cosa del genere dovremmo mettere il bip ogni 3 secondi. Si potrebbe riprendere soltando quando esulto (ride, ndr)

Quali sono i prossimi impegni a Boston?

Purtroppo sono qui bloccato a Boston, avevo in programma un viaggio in Italia tra Roma e Milano per una dozzina di giorni ma il processo dello stadio è talmente complesso che il modo più agevole per continuare i lavori è stare qui a Boston, dove ci sono architetti, esperti di design, di finanza, di costruzioni. Probabilmente verrò a Roma la seconda settimana di dicembre, più a lungo invece in primavera quando ormai il processo dovrebbe essere avviato e sistemato. Mauro Baldissoni è qui per aggiornarci su come stanno andando le cose, resterà 3 giorni. Probabilmente credeva di trovare il sole di Roma anche qui ma ci sono solo 6 gradi... (ride, ndr).


Tanto vale provarci. Lo stadio con la curva vuota (e non solo) mette tristezza e la Roma non vuole arrendersi a questo desolante scenario. Ecco perché la società ha chiesto un nuovo incontro con il prefetto Gabrielli e il questore D’Angelo per tentare di ricucire lo strappo con gli ultras.

Non sarà facile, anzi. L’assenza obbligata (per ovvi motivi) della vera contro-parte non favorirà un riavvicinamento tra due posizioni ad oggi distanti: i tifosi si sentono perseguitati dalle nuove misure di sicurezza (le barriere divisorie, le perquisizioni agli ingressi che stanno però diminuendo, le multe per i posti non rispettati, etc.) e hanno perso il gusto di frequentare lo stadio; dall’altra parte Gabrielli, su input del Viminale, è invece convinto che il sistema dei gruppi organizzati vada combattuto con la repressione, visto che fra loro si mischiano anche gli autori di minacce a giocatori e club, protagonisti delle cronache giudiziarie di questi giorni.

La Roma prova a mediare tra mille difficoltà. Finora ha «subìto» i provvedimenti del prefetto, pagato di tasca sua insieme alla Lazio i lavori per ridurre la capienza da 8.700 posti a 7.500 in ognuna curva, dopo i soldi spesi per il nuovo sistema di videosorveglianza, la zona di prefiltraggio e i costi di formazione e retribuzione degli steward. Ma nonostante questo, la società si è sentita accusare da Gabrielli di non aver collaborato. E, al tempo stesso, tacciata di essere «complice» dagli ultras. A nulla sono serviti i precedenti 2-3 incontri, le telefonate delle scorse settimane, e chissà a cosa porterà questo nuovo vertice richiesto con una lettera inviata alle istituzioni dal club.

Stavolta vorrebbe esserci anche Pallotta, ma non potrà farlo se, come annunciato da lui stesso, la riunione si terrà la settimana prossima. In quel caso sarà il dg Baldissoni (di ritorno domani da Boston) a guidare la delegazione romanista, con l’intento di proporre un programma di misure «positive» dopo la linea dura intrapresa dall’estate scorsa. Al momento è impensabile chiedere ora la rimozione o la modifica delle barriere, semmai c’è l’idea di ideare un nuovo ampliamento della capienza in curva qualora i tifosi tornino a frequentarla nelle prossime partite (ma l’aria non sembra questa) e dimostrino di comportarsi correttamente. Essendo i tifosi i suoi «clienti», l’argomento sta molto a cuore a Pallotta. «Quando ho chiesto "la curva dove sta?" dopo il derby - ha spiegato a Roma Radio - stavo scherzando. Ho trovato bellissimo che domenica abbiano avuto la voglia di radunarsi davanti all’hotel per sostenere la squadra. Assolutamente non posso essere contro i nostri stessi tifosi, quelli veri, mentre avrò sempre dei problemi contro quelle persone che nuocciono alla Roma, denigrano e infangano i nostri giocatori e li chiamano sotto la curva per insultarli. Ma non c'è dubbio che il 99,9% dei romanisti siano fantastici. Stiamo lavorando alacremente per trovare una soluzione a questo problema che speriamo di risolvere. La prossima settimana sono già in calendario degli incontri con il prefetto. I nostri tifosi ci mancano, abbiamo una bella squadra, le cose stanno andando bene ma non è la stessa cosa senza di loro. Quando arrivo? Avevo in programma un viaggio in Italia ma il processo del nuovo stadio - dice il presidente - è talmente complesso che il modo più agevole per continuare i lavori è stare qui a Boston. Verrò a Roma la seconda settimana di dicembre, più a lungo invece in primavera quando ormai il processo dovrebbe essere avviato».

E, magari, la squadra sarà nel pieno di una lotta scudetto. «La Roma gioca bene, Garcia e il suo staff stanno lavorando alla grande. Il derby è stata la nostra miglior partita, ma l'avevamo già visto contro l'Inter: una gara dominata dall'inizio alla fine, solo un grande Handanovic ci aveva negato la vittoria. Adesso serve continuare su questa strada». Con la spinta della Sud sarebbe più facile.



Fonte: IL TEMPO - AUSTINI

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