Rassegna stampa

La Roma non lotta In A nessuno fa meno contrasti

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 08-12-2015 - Ore 07:56

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La Roma non lotta In A nessuno fa meno contrasti

GAZZETTA DELLO SPORT - PUGLIESE - C’è una conferenza stampa che a Roma è rimasta storica, quella di Spalletti del 30 agosto 2009, subito dopo Roma-Juventus 1-3 ed un soffio prima delle sue dimissioni. «Sono 5 anni che lo dico e invece si pensa al colpo di tacco, al numero, al titolo sui giornali e al gol. Ma se non si fanno in contrasti, le partite non si vincono». Filosofia calcistica, applicabile anche nella vita. Se non lotti fatichi ad emergere, il traguardo si allontana e rischi di impantanarti nell’anonimato. Chissà se la pensa così anche Garcia, considerando che la Roma è la squadra che in tutta la Serie A fa meno contrasti di tutti. Un primato (negativo) che difficilmente può portarla in paradiso. 
IN FONDO A TUTTO Nelle 15 partite attuali di campionato la Roma ha effettuato in tutto 223 contrasti, 14,86 di media a partita. Niente rispetto alle squadre che per dna e struttura tecnico-tattica devono lottare di più per sopravvivere e che, di conseguenza, sono in vetta a questa speciale classifica: Atalanta (363), Palermo (315), Chievo (297), Lazio e Bologna (293), Frosinone (287). Ma molti meno anche rispetto ad un altro gruppo di squadre, quelle che lottano per il titolo e che hanno di fatto maggiore qualità nei piedi dei propri giocatori: Inter (280), Napoli (261), Milan (258), Fiorentina (244) e Juventus (242). Insomma, l’analisi dello stesso d.s. Walter Sabatini subito dopo lo scivolone con l’Atalanta («Questa squadra ha bisogno di giocare bene per esaltarsi, altrimenti se gioca male tira fuori tutti i proprio limiti di personalità») trova fondamenti anche nelle statistiche. La Roma combatte poco, lotta il minimo indispensabile, si piace troppo e usa molto più il fioretto della sciabola. Ed, infatti, nelle 15 gare solo in due occasioni ha chiuso con più contrasti degli avversari, guarda caso le due partite in cui i giallorossi ci hanno messo maggiore cuore: contro la Juventus (15 contrasti a 11) e con la Fiorentina (25 a 14). 
CHI LOTTA E CHI NO Per superare Bate Borisov e Napoli servirà un’inversione di tendenza, insomma. Bisognerà metterci più garra , come si dice in Sud America. Più voglia di recuperare palla, più propensione al sacrificio, più intelligenza nella copertura delle linee di passaggio. A conti fatti, chi in campo lotta e combatte nella Roma sembrano solo Nainggolan, De Rossi e Manolas e in parte, quando è stato chiamato in causa, Iturbe. Almeno a certi livelli di intensità. Gli altri puntano sempre più al fioretto che alla sciabola. Ma senza contrasti non si vince. Spalletti docet. 

Fonte: GAZZETTA DELLO SPORT - PUGLIESE

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