Rassegna stampa

La sfida del nuovo stadio della Roma «Opera bella con costi e tempi certi»

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 25-06-2015 - Ore 07:23

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La sfida del nuovo stadio della Roma «Opera bella con costi e tempi certi»

CORRIERE DELLA SERA – PIACENTINI - "I costruttori e Pannes — le parole di Marino — hanno assicurato al ministro Delrio, e io ne sono molto soddisfatto perché era quello che chiedevo, che dal momento della posa della prima pietra in 22 mesi si potrà giocare la prima partita"

A pochi giorni dalla presentazione del progetto definitivo, ieri è stata un’altra giornata importante per il nuovo stadio della Roma che sorgerà a Tor di Valle. Il sindaco Ignazio Marino ha infatti mostrato il progetto al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio. Un atto non obbligatorio, ma che assume un significato politico prima del vaglio della conferenza di servizi della Regione, che dovrà dare il via libera definitivo. Oltre a Delrio e a Marino, hanno partecipato all’incontro anche Mark Pannes, Ceo del progetto della Roma, gli assessore capitolini Giovanni Caudo (Urbanistica) e Guido Improta (Trasporti) e il costruttore Luca Parnasi. Positivo il parere del Ministro. «È un lavoro molto buono — le sue parole — che tiene insieme qualità progettuale e interesse pubblico. Molto positivo è l’investimento di 300 milioni per la mobilità su ferro. Una sfida non solo di Roma ma di tutto il Paese per dimostrare al mondo che siamo capaci di costruire un’opera bella e complessa con risorse definite e tempi certi». 

Proprio sui tempi di realizzazione si è soffermato il primo cittadino. «I costruttori e Pannes — le parole di Marino — hanno assicurato al ministro Delrio, e io ne sono molto soddisfatto perché era quello che chiedevo, che dal momento della posa della prima pietra in 22 mesi si potrà giocare la prima partita. Io ho ribadito comunque che non si giocherà nessuna partita se tutte le opere pubbliche non saranno completate. È un progetto davvero avveniristico, la firma della parte non sportiva affidata a Libeskind, che è il vincitore del progetto planetario Ground Zero, ci rende davvero molto orgogliosi. Sono d’accordo col ministro sul fatto che questo sia un progetto che riqualifica non solo Roma ma l’intero Paese perché dimostra che siamo in grado di attrarre capitali, creare lavoro e realizzare quel sogno scritto nella legge di stabilità del 2013». felice il costruttore Luca Parnasi: «È stata un’ottima illustrazione di tutti i benefici che riguardano soprattutto la parte infrastrutturale e l’interesse pubblico che deriva dalla mole di opere che andiamo a realizzare.Continueremo su questa strada nell’andare avanti durante la procedura con la massima trasparenza».

Tutta la soddisfazione che c’è in casa Roma, invece, emerge dalle dichiarazioni di Mark Pannes, braccio destro di Pallotta e responsabile del progetto. «Abbiamo già dato al ministro — le parole del manager americano — il messaggio di ringraziamento del presidente. La legge che è stata proprio scritta da Delrio ci permette di andare avanti in maniera molto più veloce nella costruzione del nuovo progetto. È fondamentale che ci sia supporto del Comune, della Regione ed anche a livello nazionale del ministero delle Infrastrutture. Questo incontro ha dimostrato che c’è il sostegno di tutti. Gli sponsor? Non non avendo ancora avuto luogo la conferenza di servizi non è possibile parlarne. E poi sono cose che verranno eventualmente rivelate quando la prima pietra sarà posata. Sono trattative private che non possono essere rese pubbliche finché non saranno finalizzate, e poi fino a quando il progetto non prenderà davvero il via». Quando? A Trigoria sperano entro il 2015.

 

Fonte: CORRIERE DELLA SERA – PIACENTINI

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