Rassegna stampa

Messi e WeChat, sfida aperta a WhatsApp

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 18-07-2013 - Ore 18:48

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Messi e WeChat, sfida aperta  a WhatsApp

Ad un solo giorno dall’aggiornamento di WhatsApp per iOS, per cui tutti i nuovi possessori cominceranno a pagare dopo il primo annuo gratuito un canone di 0,89 centesimi di euro, arriva anche in Italia WeChat, il nuovo nome nel panorama dell’instant messaging. A luglio il database di clienti registrati ha superato il traguardo dei 70 milioni di utenti registrati al di fuori della Cina, patria dell’app dove gli utenti attivi sono 195 milioni su una base di registrati pari a 400 milioni. La fonte principale di iscritti dell’app circola tra l’India, Malesia, Messico e Filippine. Il lancio in Italia, così come nel resto d’Europa, ha lo scopo di portare WeChat al di fuori dei confini nazionali per diventare la vera alternativa a WhatsApp. 

Come sforzo per fare il definitivo salto di popolarità, la cinese Tencent proprietaria di WeChat ha messo sotto contratto niente di meno che Lionel Messi, per una serie di spot televisivi che sono in rotazione attualmente anche da noi. Come parte della nuova iniziativa globale, i fan potranno seguire l’account WeChat ufficiale di Messi (WeChat ID: MessiOfficial) che includerà video, messaggi vocali e foto del campione con al centro lo slogan We love. We Share. WeChat” e il modo in cui Messi si connette alle persone che ama grazie all’applicazione. 

Le funzioni di WeChat includono la possibilità di inviare messaggi testuali, voce e video (proprio come Skype) e condivisione di foto, testi e URL all’interno della categoria “Moments”. Carina l’idea di lanciare nel mare degli iscritti un “messaggio nella bottiglia”, ovvero scrivere un testo e pubblicarlo globalmente aspettando che ci sia qualcuno a raccogliere e a rispondere. Diversamente dal diretto concorrente WhatsApp, esiste anche Web WeChat  che consente di chattare con qualcuno utilizzando un computer. Gli utenti possono creare i propri codici QR e lasciarli in giro così da essere catturati dall'app e aggiungere amici all'istante. La logica della geolocalizzazione permette invece di cercare utenti nelle vicinanze e aggiungerli alla lista. L’app è gratuita e disponibile per Android, BlackBerry, iOS, Symbian e i sistemi operativi Windows Phone


Nonostante l’app professi tutte le migliori rassicurazioni in termini di privacy e conservazione dei dati personali, in un momento storico come questo dove è ancora forte l’eco delle rivelazioni sul caso di cyber-spionaggio della NSA, bisogna ponderare bene a quali piattaforme affidare le proprie attività quotidiane legate ad internet. WhatsApp si è sempre tirato indietro quando si trattava di concedersi ai big di internet (si era parlato di Facebook e Yahoo) e col senno di poi si può dire quanto abbia fatto bene.  

WeChat appartiene, come detto, alla cinese Tencent Holding, uno dei dieci siti web più popolari al mondo, un network che produce social network, portali, servizi di e-commerce, giochi multiplayer e il servizio di instant messenger Tencent QQ. Insomma una sorta di Google d’Oriente molto vicina al governo cinese, tanto che a gennaio di quest’anno aveva condotto una larga politica di censura nei confronti degli utenti di molti suoi servizi. La storia in Europa dovrebbe essere molto diversa, o almeno è quello che si spera. 

Fonte: LASTAMPA.IT/ANTONINO CAFFO

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