Pallotta applaude il primo posto: «Ora restiamo lassù»

GAZZETTA DELLO SPORT - CECCHINI - Pronto Firenze, qui Boston. Dall’altra parte dell’oceano Atlantico, il presidente Pallotta fa i complimenti al gruppo per aver ritrovato la testa della classifica - «E adesso non molliamola», scherza - ma quello che ha fatto impressione a tutti è il cinismo da «grande» con cui ha condotto la partita. Pochi tiri, poco possesso, ma tutti i punti in palio. E le vittorie di fila diventano quattro. Il segreto? Florenzi scherza: «Se serve difendiamo in 25». Un battuta? Sentite che cosa ne pensa uno che anche stavolta si è fatto in quattro per chiudere ogni falla. «E’ quello che abbiamo fatto, no? - dice Nainggolan - L’importante era raggiungere la vittoria. Combattuta, voluta ma meritata. Penso che l’importante sia vincere, magari non abbiamo tenuto in mano la partita, ma sapevamo che la Fiorentina è una squadra forte, così abbiamo giocato sul collettivo. Abbiamo dimostrato che possiamo giocare anche colpendo semplicemente in contropiede, l’avevamo provata così e così l’abbiamo giocata. Gli attaccanti hanno fatto una grande fase difensiva, un lavoro perfetto, Fino agli ultimi dieci minuti, non abbiamo concesso nulla. Anzi, potevamo fare il terzo gol». Come dire, l’atteggiamento blindato ha passato l’esame del gruppo. 
DE ROSSI E IL TURNOVER Certo, con questo tipo di atteggiamento uno come De Rossi è estremamente utile, ma Garcia lo perderà di sicuro mercoledì contro l’Udinese - sarà squalificato - anche se ci sono ottime chance di riaverlo sabato contro l’Inter, visto che il problema all’adduttore (oggi gli esami) sembra risolvibile. In ogni caso, tra due giorni la Roma cambierà pelle. E per il turno infrasettimanale all’Olimpico si scaldano già De Sanctis, Maicon, Castan, Vainqueur e Iturbe. Mezza squadra nuova, ma con lo spirito di sacrificio visto a Firenze.