Pallotta: "Ritireremo la 10 di Totti Arbitri? Dura: in campo attori da Oscar"
Il presidente giallorosso: "Vogliamo che Garcia resti a lungo, non c'è fretta per il rinnovo: per ora gli bastino i 90 euro che gli ho dato l'altra sera..."
Ieri, in Campidoglio, James Pallotta ha presentato quello che per ora è lo Stadio della Roma, aspettando il nome effettivo che dovrebbe essere legato a quello di un marchio che acquisterà i “naming rights”. Da oggi, per il presidente della Roma è iniziato il lavoro effettivo e la partita con la burocrazia. L’idea, intanto, c’è, ed è affascinante, non solo per aver riscosso un plebiscito di pareri positivi. “La costruzione degli stadi è essenziale per lo sviluppo del calcio in Italia – dice Pallotta a Sky Sport 24 -. La Juventus è stata la prima squadra e ha un grande stadio. Roma è visitata da 30 milioni di turisti. Spero che il nostro progetto possa trainarne altri”.
PROTAGONISTI — Il progetto tecnico, invece, è affidato a Rudi Garcia, il cui contratto a fine stagione dovrebbe essere prolungato oltre la scadenza (2015): “Ne abbiamo parlato, ma Rudi non ha fretta. Siamo pronti a sederci con lui in qualsiasi momento, perché vogliamo che resti a lungo e non ci sono motivi per pensare il contrario. Rudi pensa solo ad allenare, a vincere e a portarci in Champions, non al nuovo contratto. Non è un chiodo fisso, poi i 90 euro che gli ho dato l’altra sera possono bastare…”. E, a proposito di Champions, Pallotta sogna una finale tutta italiana: “Roma-Juventus, sarebbe perfetta, oltre che fantastica”. Sulla fretta di rinnovare i contratti (sul tavolo, c’è già quello di Pjanic), il presidente della Roma si dice anche sorpreso rispetto a ciò che accade in America: “Ho parlato con molti proprietari europei, infastiditi dai rapporti con certi agenti. Prima o poi, questa è una cosa che dovrà cambiare”.
Fonte: gazzetta.it - Marco Calabresi