Rassegna stampa

Parigi entra in scena Montezemolo: “Roma non deve arrendersi”

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 24-06-2015 - Ore 06:32

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Parigi entra in scena Montezemolo: “Roma non deve arrendersi”

LA REPUBBLICA – BIANCHI - Niente grandeur, stavolta, niente spese folli (solo 7 miliardi di euro in tutto), ma Parigi che si candida ufficialmente ai Giochi 2024 fa paura a tutti: a Roma, la prima scendere in pista, a Boston (chissà se si ritira) e ad Amburgo. Una cerimonia pubblica nella Capitale con i grandi campioni di Francia, dalla Manaudou a Lavillenie. «Andiamo, siamo pronti a costruire la vittoria» lo slogan. Il sindaco di origini spagnole, Anne Hidalgo, è entusiasta, il presidente Hollande twitta “Parigi 2024 sarà una grande mobilitazione per il nostro Paese. Volere i Giochi è voler condividere un grande evento. Vuol dire realizzarlo insieme”. Spese ridotte, 60 milioni per la campagna (Vincent Bollorè ha promesso un aiuto, ai cittadini in settembre sarà chiesto un contributo). Gli impianti sportivi ci sono quasi tutti, manca il Villaggio olimpico (costo 1,7 miliardi, 17.000 posti letto), le gare si faranno in posti suggestivi (beach volley sotto la Tour Eiffel). Parigi viene da due recenti sconfitte (2008 battuta da Pechino, 2012 da Londra) ma questa sarebbe l’edizione del Centenario. Roma però fa un passo avanti, e non da poco: via libera dei capigruppo, domani il Campidoglio voterà la mozione. D’accordo tutti, tranne i 5Stelle: non ci sarà unanimità, d’accordo, ma il Cio non la chiede. E poi a Parigi e Amburgo i Verdi sono contro, a Boston metà della popolazione teme le spese pubbliche. La delegazione Coni-Comitato promotore ha incontrato ieri il sindaco Marino e i capigruppo: è andata forse meglio del previsto. Ma Montezemolo ammette: «Parigi è fortissima, ora serve una squadra. Roma accetti la sfida e non si arrenda». Malagò spiega: «C’è stata forte condivisione e unità di intenti, a prescindere dai problemi interni del Comune. Che non giudico». Mattarella e Renzi si sono già espressi a favore della candidatura. Ma in arrivo ci sono anche Baku e Budapest. Il Cio decide a settembre 2017, e per fortuna Roma ha tempo di recuperare immagine. Ma non sarà facile.

Fonte: LA REPUBBLICA – BIANCHI

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