Rassegna stampa

Pene più dure per gli illeciti. Ripescaggi: ecco i criteri

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 27-06-2015 - Ore 09:30

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Pene più dure per gli illeciti. Ripescaggi: ecco i criteri

IL TEMPO - PIERETTI - Il Consiglio federale dichiara guerra agli illeciti sportivi. Tolleranza zero per bloccare - una volta per tutte - situazioni come quelle emerse nelle ultime settimane dalle inchieste delle Procura di Catanzaro e Catania. I minimi edittali verranno aumentati, dall’omessa denuncia all’illecito sportivo verranno acuite le sanzioni.

Il segnale che arriva da Via Allegri è deciso, si torna a parlare di radiazione per i tesserati accusati di responsabilità diretta. Nella prossima riunione verrà presentata una modifica normativa volta all’inasprimento delle sanzioni . La Federazione inoltre, facendo propria la proposta del Presidente dellaLega di Serie B Andrea Abodi, sosterrà nelle sedi istituzionali la richiesta di confisca dei beni nei confronti dei soggetti colpevoli dei reati di frode sportiva e l’inserimento dello stesso reato e della raccolta illecita di scommesse sportive nel perimetro del decreto legislativo 231 dell’8 giugno 2001. Ieri il tavolo di lavoro ha stabilito i criteri dei ripescaggi che ricalcano quelli del passato: le società per essere ripescate dovranno però versare un contributo straordinario alla Figc di 5 milioni (Serie A), 1 milione (Serie B), 500mila (Lega Pro), 300 mila (Serie D). Al tempo stesso il Consiglio ha deciso a maggioranza (contrari Aic, Aiac e Lega Pro) il blocco dei ripescaggi a partire dalla stagione 2016/17. La prossima settimana, in un incontro col Procuratore federale Palazzi, si cercherà di organizzare l’agenda dei processi sportivi per mettere in piedi la macchina organizzativa della prossima stagione, con ripescaggi e formulazione dei nuovi calendari. Per quanto riguarda la riforma dei campionati, non si esclude la richiesta di intervento del commissario ad acta: il tempo limite per trovare la quadra scade il 14 luglio, poi Tavecchio andrà al Coni.

Fonte: IL TEMPO - PIERETTI

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