Rassegna stampa

Quei giovani che sfidano la Roma? Il rimpianto di Pallotta

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 19-03-2017 - Ore 09:32

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Quei giovani che sfidano la Roma? Il rimpianto di Pallotta

GAZZETTA DELLO SPORT - ZUCCHELLI – «Abbiamo dato in prestito giovani che ci avrebbero fatto comodo per dare riposo ai titolari. Le altre squadre stanno godendo dei loro benefici, ma questa cosa cambierà». Almeno questa frase, detta da Pallotta negli States una settimana fa, non è stata fraintesa dalla stampa «sfigata», per dirla alla Spalletti. Il concetto, d’altronde, sembra condivisibile, se si considera che il più giovane della rosa della Roma, Gerson, pagato 19 milioni di euro, da tre mesi non vede il campo. Meglio spendere meno, quindi, e puntare su ragazzi del vivaio, almeno come alternative. Anche se poi andare a giocare fuori, a volte, serve eccome.

CRESCIUTO – È il caso di Lorenzo Pellegrini, centrocampista di 21 anni (a giugno) e un talento davvero fuori dal comune. Montella farebbe carte false per averlo al Milan, stesso discorso per Allegri alla Juventus, ma la Roma, salvo clamorose novità, in estate lo riporterà alla base, usufruendo del diritto di recompra stipulato due anni fa col Sassuolo. Un’operazione economicamente discutibile – venduto a 1 milione e 250mila euro, sarà ripreso sborsandone 10 in più –, ma tecnicamente indiscutibile, visto quanto Lorenzo è cresciuto. Vive a Modena con la fidanzata Veronica, studentessa, è un ragazzo molto semplice, tutto casa e famiglia, mai un comportamento sopra le righe, testa sempre rivolta al campo, e un tifo per la Roma reale, sincero. A Di Francesco deve tanto, se non tutto: in questa stagione ha disputato 28 partite (1980’, 70’ di media) e realizzato 7 gol e 5 assist, che si sommano alle 3 reti della scorsa stagione.

RITORNO? – Un altro che con ogni probabilità tornerà alla base è Federico Ricci, mandato a giocare decidendo di tenere Iturbe. La scelta non ha pagato: l’argentino è a Torino, Ricci ha giocato sì 27 volte ma con una media di 47’ a gara. Due i gol, in estate dovrebbe rientrare, a meno che il Sassuolo non decida di esercitare il diritto di riscatto, fissato a 4,5 milioni. In quel caso, per riportarlo a Roma ne serviranno 7,5.

DUBBI E ADDII – Recompra è la parola chiave anche per quanto riguarda Mazzitelli, che stasera non ci sarà: il Sassuolo lo ha preso un anno e mezzo fa per 3,5 milioni, per riprenderlo ne servirebbero 10, ma al momento la Roma non sembra disposta a investirli, anche perché rispetto a Pellegrini ha giocato e inciso meno: 22 presenze, 58’ di media, nessun gol. Chi, certamente, rivedrà la Roma soltanto da avversario è Matteo Politano, ceduto al Sassuolo per 3,5 milioni. Nessun diritto di riacquisto, ma a Trigoria, se dovesse essere ceduto, spetterà circa il 20% della cifra. Lui, per Di Francesco, è un punto fermo: favorito (anche) dai problemi fisici di Berardi, ha giocato 33 partite (68’ di media), realizzando 6 gol e 6 assist. Quando è stato convocato in Nazionale, con candore, ha ammesso: «Mi è proprio dispiaciuto che la Roma mi abbia lasciato andar via, non so se tornerò, intanto spero di dimostrargli che hanno sbagliato. Io però farò sempre il tifo per loro». Era novembre, qualche giorno fa lo ha pure ribadito: «Spero che passi il turno col Lione. Alla Roma auguro sempre il meglio, a parte quando giocano contro di noi». Appunto.

Fonte: GAZZETTA DELLO SPORT - ZUCCHELLI

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