Roma, dalla Cina agli Usa: tutti vogliono Totti
REPUBBLICA.IT - PINCI - A questo punto, più o meno l’unica domanda che resta inevasa è: cosa farà Francesco Totti? Delle parole di Pallotta (“Gli ho consigliato di smettere“) non può averlo sconvolto il senso, che conosceva perfettamente dal colloquio avuto con il presidente a Trigoria due settimane fa. Semmai, la domanda è: cosa pensa oggi Totti del proprio futuro? Sta rivalutando l’idea di farsi da parte a fine stagione? E se anche fosse, sarebbe davvero felice di far parte di una dirigenza che gli ha “consigliato” di appendere gli scarpini al chiodo?
LE SUGGESTIONI DI TOTTI, NESTA E MALDINI “CHIAMANO” – Gli States lo chiamano, gli amici Nesta e Maldini tra una battuta e l’altra magari gli hanno anche già fatto intendere che lo vedrebbero benissimo nel loro Miami Fc, che a aprile inizierà l’avventura nella National American Soccer League. Ma Totti lo vorrebbero tutti: laCina (dove pare non andrebbe) e soprattutto gli Emirati – Dubai, Abu Dhabi, Doha – in cui sarebbe una sorta di ambasciatore del calcio occidentale e magari anche dell’unione tra il medio oriente e Roma, con tutti i risvolti simbolici e suggestivi che la cosa potrebbe alimentare. Certo però è complicato per un neo papà traslocare tutta lafamiglia e una bimba di pochi mesi come la piccola Isabel così lontano da casa. Ma perché Totti dovrebbe accettare che siano altri a decretarne la fine sportiva? In questo senso non possono certo bastare i due colloqui con il presidente (non si sono parlati “tante volte” come dice Pallotta, ma solo due in questa stagione). Certo se ne tornerà a discutere non prima della fine della stagione, ossia a poche settimane dalla scadenza del contratto da calciatore. Gli strascichi però continueranno fino ad allora. E anche il numero uno del Coni Malagò trova singolare che il lungo addio di Totti avvenga così: “Si devono chiarire, la situazione non è stata ben gestita“, ha detto dalla presentazione degli Sport Marketing Award. La prova che la carriera del più importante calciatore italiano nel mondo è quasi una vicenda di stato.
Fonte: Repubblica.it - Pinci