Roma fabbrica di gol
IL TEMPO - AUSTINI - Come una medaglia, una faccia diversa a seconda di come la giri. Se con l’Austria Vienna la Roma ha finito con mostrare la peggiore, quella della fragilità difensiva, dei gol incassati, delle rimonte subite, domenica è emerso di nuovo il lato positivo. Nulla di eccezionale vista la pochezza del Palermo, ma quanto bastava per regalarsi almeno tre giorni a due punti dalla vetta. I gol stavolta erano quasi tutti nella porta giusta. Un attacco così produttivo non ce l’ha nessuno in Italia e pochi nell’Europa che conta: per i giallorossi 23 reti in 9 gare di campionato, quindi quasi tre di media a partita, 6 più della Juventus capolista. Nei 5 principali tornei del continente hanno fatto meglio finora solo il Barcellona dei fenomeni (29 gol), il Monaco in Francia (sempre 29 ma con una gara in più) e il Real (24). Allargando l’analisi alle coppe europee, quest’anno Dzeko e soci hanno gonfiato le reti avversarie 32 volte su 14 partite ufficiali.E se si somma lo score del girone di ritorno dello scorso anno, nella seconda era Spalletti la Roma ha segnato 70 gol in 28 match di Serie A, portando a casa 20 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte. Un ritmo da scudetto, ma comunque inferiore a quello della Juve. Che resta davanti e nessuno a Trigoria, almeno per ora, si illude di passarla. Intanto i numeri certificano la forza di un sistema, creato da Spalletti durante i lunghi e laboriosi allenamenti di Trigoria.
C’è un collaboratore del tecnico dedicato al lavoro con gli attaccanti, movimenti collaudati e ripetuti in partita, una discreta efficacia anche se si può migliorare: pur essendo la squadra che tira di più (19.7 conclusioni di media ogni gara, solo il Real ne fa di più: 21.2) la Roma inquadra lo specchio soltanto un terzo delle volte, 6.7 a partita. Ai meriti dell’allenatore e del gruppo si aggiungono le qualità dei singoli. Su tutti Dzeko, il capocannoniere del campionato con 8 centri, tanti quanti ne aveva messi insieme nell’intero torneo scorso. Oltre ad essersi messo alle spalle i vari Higuain, Icardi e Bacca, il bosniaco è il re dei tiri in Europa: 49, lo segue a ruota un certo Ibrahimovic con 45 tentativi. “E’ incredibile – commenta Edin a Roma Radio – e voglio continuare così. Il vero Dzeko è quello di quest’anno. Spalletti ti chiede sempre di più e io insieme a lui: siamo secondi, ma ragioniamo di partita in partita e alla fine vedremo. Ora mi sento a casa. Vediamo però che diranno quando non segnerò per due partite di fila…“. ConSalah forma la coppia più prolifica della Serie A, El Shaarawy sta facendo dimenticare l’assenza di Perotti e domani in casa del Sassuolo toccherà di nuovo a loro tre, mentre l’argentino punta a tornare disponibile domenica a Empoli insieme a Bruno Peres. PerRudiger c’è posto in panchina già in Emilia, Juan Jesus non è al top (risentimento al polpaccio) e potrebbe lascia spazio a Emerson, pronto a seguire l’esempio di Fazio: c’è una Roma in crescita alle spalle dei titolarissimi.
Fonte: IL TEMPO-AUSTINI