Ruggito Nainggolan, in A sono 250. Il ninja prepara il finale della Roma
LA GAZZETTA DELLO SPORT - PUGLIESE - Il blitz veloce a Montecarlo per assistere (insieme a Francesco Totti) al Master 1000 ed a qualche colpo da fuoriclasse di Djokovic e Nadal. E poi il ritorno veloce a Roma, per cercare di preparare al meglio una partita come quella di domani sera che sulla carta sembra facile, ma che di fatto così non è. Anche se poi quella di Pescara per Radja Nainggolan sarà una sfida speciale, di quelle che a volte restano nella mente dei giocatori, oltre che negli annali di storia calcistica. Esattamente la sua numero 250 in Serie A, di cui 131 giocate con il Cagliari e 118 con la Roma. Un altro bel traguardo nel corso di una carriera fatta di rincorse e di lotte, di sfide e di duelli. Ma soprattutto di rivincite, quelle che Radja si è preso strada facendo, sin dai tempi di Piacenza, quando è sbarcato in Italia per giocarsi la carta del pallone ma non sapeva neanche che fine avrebbe fatto.
CAMBIAMENTI – Nel libro dei numeri il 250 ha un significato particolare. In buona sostanza vuol dire che le preghiere fatte per cambiare positivamente la tua vita sono state ascoltate. Ma più resti saldo nella fede, più il percorso di questi cambiamenti sarà positivo. Ecco, pensando al per corso calcistico di Radja Nainggolan forse non c’è numero migliore per rap presentarlo davvero. Perché con il calcio la sua vita è cambiata profondamente (dopo un’infanzia di certo non
semplice) e perché il percorso che ha davanti ancora non è certo. Nainggolan sa di essere uno dei pezzi pregiati della rosa giallorossa e sa che se la Roma non dovesse arrivare seconda, a Trigoria servirebbero capitali freschi da immettere nei bilanci. E lui (con Manolas) è uno di quelli più facili da piazzare. E con più interesse, visto che va oramai per i 29 anni.
STAKANOVISTA – Ecco perché vincere a Pescara domani sera avrà un sapore speciale. Perché vorrà dire dare un segnale importante dopo il mezzo passo falso interno con l’Atalanta e – probabilmente – replicare a stretto giro di posta anche al Napoli, di scena oggi a pranzo a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Il duello per il secondo posto è più aperto che mai e Nainggolan è sicuramente una delle chiavi di lettura. La Roma ha bisogno della sua intensità e della sua energia, in un momento in cui la squadra sembra un po’ giù, scarica, stanca dopo mesi e mesi di rincorse con un organico numericamente non all’altezza. E non è un caso, infatti, che Nainggolan sia proprio quello che ha giocato più di tutti. Addirittura 47 gare in tutto. Senza contare quelle con la sua nazionale, il Belgio.
FUTURO – Ecco perché questi 9 giorni di distacco tra l’Atalanta e il Pescara hanno fatto bene un po’ tutti e anche a lui. Perché Radja ha potuto riposare, ricaricare le pile. E ora davanti a sé ha queste sei partite da giocare al massimo, come sempre nel doppio ruolo che Spalletti gli ha cucito addosso ad hoc: trequartista ma anche mediano, aggressivo sui portatori di palla ma anche capace di quei recuperi e di quelle coperture che aiutano la Roma a fare densità in mezzo al campo. Insomma, uno come Nainggolan è obiettiva mente difficile da trovare in giro e la Roma questo lo sa. Il problema è che lo sanno anche gli altri, soprattutto dalle parti di Londra (Chelsea) e Manchester (United). Il secondo posto può blindarlo a Roma, il terzo lo mette sul mercato. Al miglior offerente. Nainggolan sa anche questo. Ed a Pescara ha un motivo in più per aiutare la Roma a vincere.
Fonte: LA GAZZETTA DELLO SPORT-PUGLIESE