Rassegna stampa

Ruggito Nainggolan, in A sono 250. Il ninja prepara il finale della Roma

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 23-04-2017 - Ore 08:27

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Ruggito Nainggolan, in A sono 250. Il ninja prepara il finale della Roma

LA GAZZETTA DELLO SPORT - PUGLIESE - Il blitz veloce a Montecarlo per assistere (insieme a Francesco Totti) al Master 1000 ed a qualche colpo da fuo­riclasse di Djokovic e Nadal. E poi il ritorno veloce a Roma, per cercare di preparare al me­glio una partita come quella di domani sera che sulla carta sembra facile, ma che di fatto così non è. An­che se poi quella di Pescara per Radja Nainggo­lan sarà una sfi­da speciale, di quelle che a volte restano nella mente dei gioca­tori, oltre che ne­gli annali di sto­ria calcistica. Esattamente la sua numero 250 in Serie A, di cui 131 giocate con il Cagliari e 118 con la Roma. Un altro bel traguardo nel corso di una car­riera fatta di rincorse e di lotte, di sfide e di duelli. Ma soprat­tutto di rivincite, quelle che Ra­dja si è preso strada facendo, sin dai tempi di Piacenza, quan­do è sbarcato in Italia per gio­carsi la carta del pallone ma non sapeva neanche che fine avrebbe fatto.

CAMBIAMENTI – Nel libro dei numeri il 250 ha un significato particolare. In buona sostanza vuol dire che le preghiere fatte per cambiare positivamente la tua vita sono state ascoltate. Ma più resti saldo nella fede, più il percorso di questi cambiamenti sarà positivo. Ecco, pensando al per­ corso calcistico di Radja Naing­golan forse non c’è numero mi­gliore per rap­ presentarlo dav­vero. Perché con il calcio la sua vi­ta è cambiata profondamente (dopo un’infan­zia di certo non
semplice) e perché il percorso che ha davanti ancora non è certo. Nainggolan sa di essere uno dei pezzi pregiati della ro­sa giallorossa e sa che se la Ro­ma non dovesse arrivare secon­da, a Trigoria servirebbero ca­pitali freschi da immettere nei bilanci. E lui (con Manolas) è uno di quelli più facili da piaz­zare. E con più interesse, visto che va oramai per i 29 anni.

STAKANOVISTA – Ecco perché vincere a Pescara domani sera avrà un sapore speciale. Perché vorrà dire dare un segnale im­portante dopo il mezzo passo falso interno con l’Atalanta e – probabilmente – replicare a stretto giro di posta anche al Napoli, di scena oggi a pranzo a Reggio Emilia contro il Sassuo­lo. Il duello per il secondo posto è più aperto che mai e Nainggo­lan è sicuramen­te una delle chia­vi di lettura. La Roma ha bisogno della sua intensi­tà e della sua energia, in un momento in cui la squadra sem­bra un po’ giù, scarica, stanca dopo mesi e mesi di rincorse con un organico numericamen­te non all’altezza. E non è un ca­so, infatti, che Nainggolan sia proprio quello che ha giocato più di tutti. Addirittura 47 gare in tutto. Senza contare quelle con la sua nazionale, il Belgio.

FUTURO – Ecco perché questi 9 giorni di distacco tra l’Atalanta e il Pescara hanno fatto bene un po’ tutti e anche a lui. Perché Radja ha potuto riposare, rica­ricare le pile. E ora davanti a sé ha queste sei partite da giocare al massimo, come sempre nel doppio ruolo che Spalletti gli ha cucito addosso ad hoc: trequar­tista ma anche mediano, ag­gressivo sui portatori di palla ma anche capace di quei recuperi e di quelle coperture che aiutano la Roma a fare densità in mezzo al campo. Insomma, uno come Nainggo­lan è obiettiva­ mente difficile da trovare in giro e la Roma questo lo sa. Il problema è che lo sanno anche gli altri, soprattutto dalle parti di Londra (Chelsea) e Manchester (United). Il secon­do posto può blindarlo a Roma, il terzo lo mette sul mercato. Al miglior offerente. Nainggolan sa anche questo. Ed a Pescara ha un motivo in più per aiutare la Roma a vincere.

Fonte: LA GAZZETTA DELLO SPORT-PUGLIESE

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