Rassegna stampa

Rüdiger e De Rossi La Roma ha un’altra marcia (indietro)

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 04-09-2015 - Ore 07:45

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Rüdiger e De Rossi La Roma ha un’altra marcia (indietro)

GAZZETTA DELLO SPORT – STOPPINI - Uno ci scherza su: «Ce l’avete in casa il centrale del futuro, cosa andate a cercare?». L’altro fa vedere i dentoni e sussurra: «Sono qui perché voglio arrivare fino all’Europeo». Daniele e Antonio, ecco come Rudi Garcia riscrive la geografia della difesa della Roma. De Rossi e Rüdiger, il muro che non esisteva, tirato su nelle ultime tre settimane: tutta da verificare la tenuta, ma le intenzioni sono buone. Lo dice la logica. Lo dicono le scelte di Garcia: vicino a Manolas non c’è più solo Castan, che ha bisogno di tempo, di calma, di poca pressione sulle spalle. E allora ecco Daniele, uno che — parola del d.g. Baldissoni — «si diverte molto a giocare in quel ruolo». Non è stata un’eccezione, non sarà un’avventura: centrale per necessità contro Mandzukic, ma tornerà spesso là dietro. Se un indizio serviva, la scelta di far fuori Gyomber, un difensore, dalla lista Champions e la decisione di inserire Uçan, un centrocampista, va letta come un’apertura di Garcia a un futuro di De Rossi in difesa. Come una possibilità concreta, non solo ipotetica: i centrali sono quattro, compreso Daniele. Se il tecnico avesse avuto dei dubbi, avrebbe piuttosto scelto di «tagliare» Uçan. 
Paragoni Dubbi no, perché De Rossi con la Juve — almeno fino al rischiosissimo fallo di mano che è costato il giallo — ha giocato bene. E pure perché, per dirla con le parole di Garcia, «Daniele sa fare tutto, con lui la palla esce dalla difesa con una tecnica di alto livello». Era stato uno dei grandi limiti della Roma della scorsa stagione: in porta si è passati da De Sanctis a Szczesny, in difesa lì dove c’era Yanga-Mbiwa (o Astori) oggi c’è De Rossi. Che in fondo è solo l’ultima di una lunga schiera di centrocampisti arretrati di qualche metro nel corso della loro carriera. Il paragone con Di Bartolomei a Roma è già sulla bocca di tutti. E poi Beckenbauer, Matthaeus, Sammer. E poi pure...De Rossi stesso, che da difensore centrale ha giocato pure un Europeo. 
Obiettivo Euro 2016 Esperimento fino a un certo punto, allora. Meglio chiamarla risorsa. Verrebbe da pensare che Gyomber ha già capito tutto, se è vero che dal ritiro della nazionale ha dichiarato: «Sarà molto complicato trovare spazio nel mio nuovo club, c’è grande concorrenza. Ma prima o poi l’allenatore mi concederà una chance». Decisamente più semplice che scocchi prima l’ora di Rüdiger, che ieri sui è presentato a Trigoria con personalità ricordando che «Benatia è un grande, ma ora ci sono io. Il c.t. Löw è felice della scelta Roma, ama molto il modo di giocare di Garcia. Sono qui per vincere, in Champions non abbiamo nulla da temere contro il Bayer Leverkusen». Dipenderà anche da lui. Dipenderà da lui già da Frosinone in poi, perché i segnali sono positivi. Il ginocchio destro non fa male, almeno dopo i primi allenamenti: «Non ho avvertito dolore, tutto va per il meglio, poi sarà Garcia a decidere», dice lui. La Roma lo immagina titolare. Lo ha preso per questo, investendo 13 milioni tra prestito e riscatto obbligatorio, bloccando il giocatore da fine luglio e seguendo passo dopo passo il suo percorso di recupero. «La squadra vista contro la Juve mi è parsa dominante», ha spiegato il tedesco. Nato a Berlino, fidanzato con Greta, obiettivo Francia 2016: se Garcia cercava uno motivato, l’ha trovato. 

 

Fonte: GAZZETTA DELLO SPORT – STOPPINI

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