Sabatini: “Tre gol irregolari”
La Juventus come un tronco sui binari. La Roma che arriva a gran velocità, forte di una spinta accumulata con fatica e sforzi, e che tuttavia si ferma ancora, come se a quel tronco sui binari, fosse incatenata. L’angosciante sensazione, è quella di ritrovarsi al punto di partenza. Walter Sabatini, che di questo treno è uno dei comandanti, butta fuori la frustrazione: “E’ pacifico, scientifico che i due rigori non c’erano e che la regolarità del terzo gol è compromessa da un fuorigioco determinante di Vidal. Lo raccontano le immagini. Detto questo, riconosciamo il valore della Juventus, accettiamo il fatto che si discuta sugli episodi e ricominciamo. Chiedendo aiuto alla nostra gente. I tifosi ci aiuteranno a ripartire. Di sicuro la Roma non si sente ridimensionata. Abbiamo giocato alla pari“.
C’è anche però la prestazione dei suoi da commentare: “Andiamo a casa soddisfatti. Era una grande occasione per mettere a fuoco le nostre ambizioni. Ci siamo dimostrati all’altezza. Naturalmente, ci mancano i punti“.
La Roma di Sabatini e Garcia era stata costruita proprio per non essere più la squadra a cui vengono fatti i complimenti e che viene ringraziata per non aver disturbato troppo e invece, ancora una volta, arrivano complimenti e basta. Da parte anche di Pep Guardiola, allenatore del Bayern Monaco ieri presente allo stadio, che li comunica direttamente al presidente giallorosso James Pallotta. Sabatini li accetta, ma hanno un sapore amaro: «Guardiola, suppongo, si sarà congratulato con entrambe le squadre dato che è un ottimo allenatore e conosce il calcio. Ne prendiamo atto. Ma durante la partita a essere onesti l’energia nervosa ha pravalso sulla tecnica. Ce lo aspettavamo e dobbiamo abituarci a gestire nella maniera giusta anche partite di questo tipo».STRATEGIA - Sì, forse manca ancora il sale e il pepe alla Roma per essere saporita quanto la Juventus, accattivante allo stesso livello. “Però la distanza tra noi e loro è certamente diminuita – continua Sabatini – In tutto il gruppo c’è la consapevolezza di quanto sia delicato il momento storico. La Roma deve ripartire e competere fino in fondo“.
Ricominciare, d’accordo. Senza perdere di vista la costruzione del futuro, che è l’autentico piano strategico di questa proprietà e di questa dirigenza. «Sento parlare del rinnovo ulteriore del contratto di Totti, che scade nel 2016. Lo abbiamo prolungato di recente, quindi non stiamo affatto discutendo dell’argomento. Ma posso dire che noi siamo testimoni della sua immortalità e che lui vive pensando al nuovo stadio della Roma». Si farà, Sabatini ne è certo. «Tutti i giocatori vogliono giocarci e questo è benzina psicologica. La società si è impegnata, siamo mobilitati per quel progetto. La burocrazia in Italia è dura a morire, ma riusciremo. La Roma avrà il suo stadio».
Lo riporta l'edizione odierna de Il Corriere dello Sport.
Fonte: corsport